(e chi perde parla del gioco)
L'intervista odierna la facciamo ad uno dei tecnici più vincenti in ambito giovanile nella nostra regione: parliamo di Pasqualino Canonico attuale mister in seconda del San Luca in Eccellenza nonchè allenatore della Juniores reggina che aveva vinto il proprio girone prima dello stop forzato per Covid 19.
- Caro mister, e soprattutto caro amico mio, cosa rispondi a coloro i quali dicono che nei settori giovanili la vittoria non è importante ?
"Penso che il più delle volte chi dice che le vittorie dei campionati giovanili non contano, lo dice solo perché non c’è riuscito. Io proprio quest’anno ho vinto il quarto campionato regionale Juniores con il San Luca ed in generale mi vanto di aver vinto tutti i campionati del settore giovanile. Guai a chi mi tocca questi titoli perché sono frutto di tanti sacrifici, tanto lavoro, tante rinunce e tantissima passione".
- In quale categoria credi possa essere più prevalente la mano di un mister ?
"In tutte le categorie. La mano del mister si può vedere non solo dal punto di vista tattico, ma da quello organizzativo, dallo spirito di squadra e dal carattere. Chiaramente a livello di settore giovanile “la mano” è più marcata perché i calciatori sono il più delle volte in piena fase evolutiva e di apprendimento e sono mentalmente più disposti a seguire alcuni dettami".
- Parlaci del San Luca nuova realtà imponente del panorama calcistico Calabrese .
" E’ una società fantastica con una organizzazione professionistica. Si respira aria di calcio vero. Dal marketing, allo stadio, dai tifosi, in casa e fuori, ai giocatori , ai progetti: nella mia carriera non ho mai visto niente di simile. E poi con me si è creato un rapporto incredibile; sarò per sempre grato perché mi ha permesso di rientrare nel calcio che conta. Dopo la vittoria del campionato di promozione dello scorso anno, si è programmato il salto di categoria dall’Eccellenza alla Serie D. I dati sono tutti dalla nostra parte: squadra imbattuta, miglior difesa, + 3 sulla seconda e scontro diretto in casa all’ultima giornata. Da non dimenticare la ciliegina sulla torta della storica vittoria della Coppa Italia a Dicembre contro la Morrone, ed il passaggio del turno ai danni del Giarre che ci hanno consacrato tra le prime 8 squadre in Italia".
- Al di là delle tue esperienze da secondo o per una settimana quest’anno in eccellenza , quindi con una prima squadra , preferisci i giovani o i grandi ?

- Un rimpianto avuto ed un sogno nel cassetto.
"Rimpianti no perché ho sempre dato l’anima in tutte le squadre che ho allenato e credo di aver ottenuto quello che meritavo. Sicuramente sarei dovuto arrivare a questi livelli un pò prima: ma adesso che ci sono non voglio tornare indietro e studio tutti i giorni per migliorarmi ancora e lavorare a fianco di professionisti che prima vedevo solo in tv.
Il mio sogno nel cassetto - aggiunge il mister - è arrivare nei professionisti in qualsiasi modo, magari con il San Luca. Il massimo sarebbe da primo, ma fare il secondo come quest’anno mi ha dato soddisfazioni meravigliose e fatto crescere ancora. Tra l’altro da poco ho preso il Diploma di Match Analysis e questo mi ha aperto un altro mondo. Fino a poco tempo fa mi sono accorto che avevo fatto pallone. A San Luca sto facendo calcio. Un grazie a te Sonny per lo spazio che mi hai dato sul tuo magnifico blog che hai creato e che so sta avendo molto successo, e d'altronde conoscendoti non potevo pensare diversamente: qui da noi a San Luca sei sempre il benvenuto".