lunedì 19 maggio 2025

ASSUNZIONI RECORD NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

OLTRE 400 MILA POSTI IN 15 MESI

(fonte Libero)

Negli ultimi 15 mesi la Pubblica amministrazione italiana ha dato avvio a un massiccio piano di assunzioni, pubblicando su inPA procedure per oltre 406.000 posizioni lavorative, di cui 380.000 tramite concorsi e il resto tramite mobilità interna. Si cercano soprattutto figure amministrative, educative, tecniche e digitali, in linea con il tentativo di modernizzare l’apparato pubblico.

Assunzioni nella Pubblica amministrazione

I dati sono stati presentati durante il Forum Pa 2025 e rivelano un miglioramento nella percezione del lavoro pubblico. Secondo i dati della ricerca, sono queste le figure maggiormente ricercate dalla Pa nel periodo considerato:

137.000 figure educative e formative;

130.000 posti amministrativi e contabili;

17.800 profili tecnici;

8.900 posizioni per profili digitali;

2.300 esperti in materie giuridiche.

Il 76% dei dipendenti raccomanderebbe il settore pubblico ad amici e conoscenti soprattutto per quanto riguarda la stabilità le opportunità di crescita.

Il 45% nota poi un’evoluzione positiva negli ultimi tre anni, soprattutto nella digitalizzazione e nella comunicazione.

Il senso del ruolo svolto è sentito con convinzione da gran parte del personale, e la soddisfazione lavorativa è alta, sebbene affiorino insoddisfazioni riguardo alla valorizzazione dei compiti e delle competenze: circa 7 intervistati su 10 ritengono che il proprio ruolo nella Pa fornisca un contributo alla società: tra questi, il 47% crede che il proprio ruolo sia “importante nella comunità”.

Pro e contro

Le relazioni sul lavoro sono giudicate favorevolmente, specie per quanto riguarda la libertà d’espressione e l’ascolto, ma permane un deficit di fiducia interna, in particolare nei rapporti tra livelli dirigenziali e operativi.

La digitalizzazione è vista come la leva principale del cambiamento, anche se la sua attuazione resta parziale e percepita in modo contrastante. La comunicazione pubblica migliora in alcuni ambiti, ma resta debole in altri, influenzando il grado di fiducia dei cittadini.

Tra le criticità strutturali più evidenti spiccano la complessità normativa e la scarsa valorizzazione del merito, cui si aggiunge un clima organizzativo non sempre chiaro e motivante. Proprio sul fronte del merito, il ministro della Pa Paolo Zangrillo ha annunciato un nuovo corso: addio ai bonus a pioggia per i dirigenti e via libera alle gratificazioni solo per chi effettivamente raggiunge gli obiettivi.

Sul fronte operativo, cresce il lavoro in team interfunzionali e tra enti, segno di una crescita di nuove forme collaborative.

La formazione professionale riscuote un buon livello di soddisfazione, ma si segnala una distanza tra offerta e bisogni reali delle funzioni ricoperte. È qui che si evidenzia la necessità di una maggiore personalizzazione e orientamento dei percorsi formativi.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Infine, l’intelligenza artificiale è accolta con favore: la maggioranza dei dipendenti la considera uno strumento per aumentare produttività, creatività e competenze. Non si manifesta, al momento, il timore che l’AI possa un giorno essere causa di licenziamenti di massa o blocchi di assunzioni.

Tuttavia, circa un quarto degli intervistati ritiene necessario un impegno formativo per poter affrontare efficacemente questa transizione tecnologica.

Nuovi concorsi pubblici

Dopo il blocco delle assunzioni degli scorsi anni, la Pa ha ricominciato ad assumere massicciamente tramite concorsi.

Fra i concorsi 2025 attualmente aperti, si segnalano quello da 808 posti al Comune di Roma e quello da 300 posti al Ministero dei Trasporti.

 

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