LA SPORTIVA IBRIDA
di Tommaso Marcoli
(fonte Gazzetta dello Sport)
La super sportiva ibrida del marchio giapponese è un’automobile dall’aspetto affascinante e con soluzioni tecniche molto raffinate per prestazioni e piacere di guida di prim’ordine. Costo a partire da 105.500 euro.
Le ambizioni di
Lexus nel mercato dell’automobile sono state per anni il
timone che ha dato una direzione agli investimenti e ai progetti del marchio. Diventato punto di riferimento per
lusso e qualità delle vetture, gli sforzi si sono poi orientanti verso un’offerta più dinamica e accattivante: dopo la leggendaria
Lfa (supercar che ha portato
Lexus a perdere denaro per ogni unità venduta, ripagando in quanto a immagine) in
Giappone ne hanno realizzato un’erede spirituale. Si chiama
LC500h, è ibrida e grazie a un colpo d’occhio unico, è particolarmente affascinante.
LEXUS LC500H, COME E' FATTA

L’elemento che più colpisce di
Lexus LC500h è l’aspetto: lo stile, le linee e la progettazione sono lontani dai
canoni europei, dove il rigore e l’armonia di solito percorrono e scolpiscono le carrozzerie delle automobili. La filosofia dietro
LC500h è molto diversa: apparire, mostrarsi diversa e affascinare per le soluzioni fuori dagli schemi e (apparentemente) lontane dal gusto e dalle abitudini degli automobilisti europei. Il risultato è un prodotto dal riuscito effetto
scenico, l’auto non passa inosservata distinguendosi dalla concorrenza e rinunciando in parte alla funzionalità e al rigore caratteristico di
auto giapponesi di tale livello.
Sacrifici che hanno portato all’effetto desiderato: stupire. Il frontale è
aggressivo e dinamico, con una imponente griglia al centro e dei gruppi ottici che si uniscono e si sviluppano attraverso forme geometriche diverse ma mai
confusionarie; grinta ed
eleganza. L’auto è percorsa da fiancate leggere e pulite, fino al
posteriore dove il concetto di futuro e di
velocità secondo
Lexus trova applicazione: tetto spiovente, sagome dei farti sottili e allungate sfruttando l’ampiezza della
carrozzeria. Se l’abito è un’interessante ed
eccentrica novità, all’interno la
tradizione è stata rispettata: i sedili sportivi e climatizzati sono molto comodi, le finiture di pregio e valore restituiscono una sensazione di raffinatezza e attenzione al dettaglio e i comandi sono stati sviluppati tenendo in considerazione i canoni dell’
ergonomia per assicurare una vita di bordo molto buona. Peccato per il sistema di
infotelematica, poco intuitivo e sicuramente inferiore alla proposta della concorrenza; l’auto è omologata per quattro, francamente è arduo immaginare due adulti seduti dietro. Persino due
bambini in età scolare farebbero fatica a stare comodi. Non si tratta di un difetto: una super sportiva è spesso pensata per accogliere comodamente due soli adulti, per un’esperienza di
guida e viaggio immersa e totale.