mercoledì 25 novembre 2020

LA CANZONE DI MARINELLA

QUANDO NASCE DA UNA STORIA VERA UN CAPOLAVORO

Nelle molte interviste, Fabrizio raccontò sempre allo stesso modo, con poche variazioni, l'origine dell'ispirazione: "La canzone di Marinella è uno dei brani a cui tengo di più, anche perché ha segnato la svolta della mia vita. È la storia vera di una ragazza, figlia di contadini, che a sedici anni rimase orfana e senza casa, sottrattale da parenti predoni. Lei fu quindi costretta al marciapiede tra i paesini dell'Astigiano. Due anni dopo, durante uno di questi appuntamenti, il cliente la scippò, la uccise e la gettò nel Tanaro. Lessi questa storia su un quotidiano ed ebbi l'impulso di fare qualcosa per lei nell'unico modo in cui potevo, con una canzone: decisi di cambiarle la morte, visto che non potevo più cambiarle la vita, e scrissi questo testo come una specie di riscatto. Allora pensavo, e forse lo penso ancora, che se lei, da qualche parte, ha uno spiraglio attraverso il quale può vedere che qualcuno si occupa di lei, forse ne sarà contenta".
E ancora: "La buttai giù tale e quale, ma a mia moglie non piacque. Trovava che era una storia troppo cruda, perfino gratuita, così scritta sulla carta. Allora cominciai a limare, ad arrotondare gli spigoli. E saltò fuori la storia di Marinella. Era il '64, ne feci un 45 giri che ebbe un discreto successo. Più tardi la ripresi e la inserii in un microsolco grande. La volle poi anche Mina per il suo repertorio, e divenne popolare. Tutto qui".

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