giovedì 21 gennaio 2021

CARAFFA CALCIO .PROMOZIONE CALABRESE

IL TECNICO ANDREA PAONESSA :"IL CALCIO CI MANCA SEMPRE PIU'"

Abbiamo incontrato, in questo periodo di pausa forzata, l'allenatore del Caraffa Calcio Andrea Paonessa che, con i suoi ragazzi, milita nella Promozione calabrese conquistata sul campo dopo la strabiliante affermazione dello scorso campionato,

- Mister quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati in questa stagione ancora una volta penalizzata dal Covid 19 e che ci si augura possa riprendere quanto prima?

"Beh dopo la cavalcata storica dello scorso anno, inaspettata per certi versi ma assolutamente meritata, che ci ha fatto entrare di diritto nella “storia” della Polisportiva Caraffa (per la prima volta dalla sua nascita è protagonista del campionato di Promozione n.d.r.) ,gli obiettivi che ci eravamo prefissati erano e sono quelli del raggiungimento di una tranquilla salvezza".

- L’inizio di questo campionato aveva comunque mostrato un Caraffa abbastanza a suo agio anche nella serie superiore: il suo punto di vista.

" I ragazzi ad onor del vero si sono subito calati nella più ostica categoria affrontando con umiltà e rispetto anche le squadre importanti e piazze imponenti che hanno fatto la storia del calcio calabrese riuscendo ad offrire sempre ottime prestazioni e mettendo un po’di punti preziosi in cascina".

- Mister la rosa della sua compagine è rimasta uguale all’anno scorso o vi sono stati degli innesti?

" Insieme alla società e al direttore sportivo abbiamo ritenuto che questo gruppo potesse fare bene anche nel campionato di "Promozione" ed abbiamo cercato di rimpiazzare soltanto alcuni elementi che hanno deciso di cambiare società, lasciando comunque l’intera ossatura della squadra alacremente guidata dal nostro capitano Giampiero Sulla".

- Come vede la situazione attuale del calcio dilettantistico?

"Purtroppo la pandemia, che stenta a lasciarci per la sua complessità a combatterla, è stata un duro colpo per tutti: ha di fatto cambiato il modo di vivere dell’intera popolazione mondiale, e anche il calcio ha dovuto fare i conti con questo maledetto virus. Ovviamente il pensiero va’ a tutte le persone che ci hanno lasciato nella speranza che tutto possa tornare presto alla normalità . La mia idea è che dobbiamo cercare di convivere ,fino a quando non sarà sconfitto il virus , mantenendo dei comportamenti quanti più indicati, ma bisogna comunque continuare a vivere.

- Quale soluzione auspica per la ripresa?

"Ovviamente spero si possa riprendere al più presto in piena sicurezza adottando dei criteri ben definiti già presenti nei campionati di serie D o nel calcio a 5 nazionale, sottoponendo il gruppo squadra ogni settimana ai tamponi rapidi per scongiurare eventuali positivi, riprendendo un campionato in totale sicurezza dando così credibilità allo stesso. È chiaro che questi protocolli possono essere adottati a campionati che già hanno una struttura societaria importante e delle capacità economiche a poterle sostenere, ed in questo credo che anche la federazione abbia un ruolo importante nell’interesse di tutti".

- Secondo lei come riprenderà il campionato?

"In questi giorni molti sono i format che si leggono per poter portare a termine la stagione, io ho molto fiducia nel nostro presidente Saverio Mirarchi che saprà’ trovare la soluzione ideale per terminare al meglio la stagione; come dicevo, il virus ci ha cambiato e anche nel calcio dobbiamo essere pronti ad adattarci a nuove soluzioni. Credo che ancora, nonostante tutto, ci siano le condizioni di terminare il campionato in modo regolare, riprendendo il campionato entro il 7 marzo e prolungarlo fino a fine giugno, inserendo due turni infrasettimanali nei mesi di marzo-aprile-maggio e giugno: se vogliamo rendere ancora vivo il gioco del calcio come lo sport più bello al mondo bisogna essere pronti a qualsiasi soluzione. La speranza è che presto si possa ricevere notizie positive sulla riprese delle attività e della sconfitta di questo virus: sarebbe la vittoria più bella per tutti. Grazie come sempre al vostro blog, seguitissimo ormai da chiunque, per lo spazio che ci avete concesso"



 

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