Il colmo è diventare più internazionale smettendo di essere "Internazionale". Sì, l’Inter cambia nome ed è una rivoluzione copernicana per il calcio italiano e pure per Milano. Anzi, è proprio per segnare il legame simbiotico con la città e proiettarlo nel mondo che da inizio marzo il club si chiamerà solo "Inter Milano". I M, lettere iconiche attorno a cui disegnare un logo. Va in soffitta la formula "Football Club Internazionale Milano" che i tifosi esibiscono con orgoglio. È una innovazione su cui si lavora da mesi, quando il club era in fase espansiva e non c’era traccia delle nubi che ora si addensano: curioso che un cambiamento di tale portata avvenga in un momento di difficoltà finanziaria, mentre l’azionista cerca nuovi finanziatori. Ma qualunque cosa accada, che sia Bc Partners a irrompere in società o uno degli altri fondi ingolositi, l’Inter entrerà comunque in una nuova era. Si presenterà alla festa con un vestito nuovo, un logo più stiloso ma fedele alla linea classica: I M, Inter Milano, punta a sfruttare le potenzialità del marchio anche in questi tempi di scarsa liquidità. Suning ha seminato su questo terreno, prima del diktat di Pechino che ha chiuso ogni investimento, ma pure i fondi che stanno corteggiando il gigante cinese hanno quell’intenzione. Di certo, saranno mesi intensi: oltre a nome e logo, e oltre a un nuovo possibile assetto societario, cambierà lo sponsor (Evergrande in pole per sostituire Pirelli). Senza scordare la partita del nuovo San Siro: l’Inter Milano è destinata a cambiare casa.
lunedì 18 gennaio 2021
INTER
A INIZIO MARZO CAMBIANO NOME E LOGO
SVOLTA GLOBALE— La parola è cara a ogni interista: "Internazionale", vezzo e segno di identità, modo curioso di guardare al mondo. Inevitabile che qualche tifoso ortodosso storca il muso, ma è il futuro che impone una immagine più snella. Assonante al nome inglese che all’estero si associa ai nerazzurri: "Inter Milan", Inter Milano appunto. Sullo stesso solco, il cambiamento del logo disegnato nel 1908 da Giorgio Muggiani, illustratore e fondatore del club, corretto ma mai stravolto: adesso, sulla stessa scia del cambiamento del logo della Juve nel 2017, l’Inter abbraccerà un brand stilizzato, minimal. Allontanerà l’immagine di una normale squadra di calcio e si avvicinerà a quella di una media company globale. Si giocherà sempre sulla I e la M, ammiccando alla Milano moderna: niente Duomo, meglio immaginare i grattacieli. Già sono state fatte diverse prove addosso a Lukaku e soci, mentre alcuni interisti celebri verranno coinvolti in una campagna per promuoverlo. Il tutto in contemporanea al compleanno del club: il 9 marzo l’Inter festeggia quel giorno del 1908 in cui un manipolo di arditi scelse un nome lungo e iconico. Tanto iconico da durare 113 anni.
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