mercoledì 27 gennaio 2021

SIX PACK

I MITI DA SFATARE PER AVERE UN ADDOME PERFETTO
di Michele Antonelli

Per molti è un sogno. Per tanti diventa, con l’estate e la prova costume che si avvicina, una vera e propria ossessione. È il six pack. In volgare? “Tartaruga addominale”, il dettaglio quasi sempre mancante per un fisico impeccabile. Per costruirlo servono dedizione e attenzioni particolari…

AL LAVORO - Fatica, sudore e costanza a volte non bastano. Oltre a lavorare sul retto dell’addome con gli esercizi classici, per un risultato perfetto bisogna modellare anche obliqui e trasverso. Per i primi, bastano torsioni del busto a carico naturale, per il secondo è funzionale un semplice crunch (con espirazioni di un paio di secondi nella fase di massima contrazione). Ai tanti esercizi noti, si può aggiungere un’attività aerobica in “zona brucia grassi" - range di intensità in cui avviene una maggiore ossidazione lipidica - associata a una dieta specifica per la riduzione del tessuto adiposo.

ESTETICA - La genetica spesso non si allena, ma un addome in vista necessita - oltre che di predisposizione - anche di ipertrofia e definizione. L’intensità nel lavoro è un punto di partenza imprescindibile, ma per far emergere il six pack bisogna eliminare l’adipe “di copertura”. Nella maggior parte dei casi, la qualità si ottiene abbinando allenamenti vigorosi a una buona alimentazione. Per scolpire la tartaruga, bisogna tenere a mente anche il concetto di bilancio energetico negativo, che entra in gioco quando l’apporto calorico giornaliero diventa minore del fabbisogno. Conseguenza? La perdita di peso.

FALSI MITI - Al contrario di quanto ripetuto spesso in palestra, in linea di massima anche l’addome segue i principi generali dell’ipertrofia, validi per tutti gli altri gruppi muscolari. Il suggerimento è di allenarli in serie - che tendenzialmente non superino le 15 ripetizioni - ovviando alla scarsa sollecitazione a corpo libero attraverso pesi da sollevare nel movimento. Per stimolarne la crescita, bisogna puntare a un leggero upgrade di sessione in sessione. Leggende finite? Per niente. Un’altra - abbastanza diffusa - fa riferimento al numero di serie e ripetizioni fino allo sfinimento. Se si eseguono in modo corretto fondamentali come lo squat , non è necessario perché la zona del core è già stimolata in modo importante in altre occasioni. Elemento da non sottovalutare è poi la respirazione. Negli esercizi addominali subentra quella diaframmatica, che prevede un’inspirazione lenta per immagazzinare aria tra pancia, petto e zona inferiore delle costole, per poi espirare in fase di contrazione.

 

Post in evidenza

JOE BARBIERI

“BIG BANG” ED IL CORAGGIO DI CAMBIARE SEMZA PERDERE L’EMOZIONE  Entrare nell’universo di Joe Barbieri, in fin dei conti, non è così difficil...