lunedì 16 agosto 2021

MARCIA E I SUOI BENEFICI

LO SPORT MIGLIORE PER CHI VUOLE DIMAGRIRE

di Maria Elena Perrero (fonte Gazzetta dello Sport)

Dà gli stessi benefici della corsa, a livello di salute e di consumo calorico, ma con un minor rischio per le articolazioni e i muscoli, tanto da essere indicata anche per chi vuole perdere peso o per chi è avanti con l’età: è la marcia, specialità dell’atletica leggera che ci ha regalato grandi successi a Tokyo 2020 con Antonella Palmisano e Massimo Stano. “La marcia porta allo stesso consumo calorico della corsa ma è molto meno traumatica, perché non c’è l’impatto con il suolo. Infatti la regola fondamentale è che in ogni momento uno dei due arti inferiori deve toccare terra. Rispetto alla corsa manca quindi la fase di sospensione, il salto, in cui si è totalmente staccati da terra. E questo protegge moltissimo le articolazioni, comportando un minore danno anche a livello muscolare”, spiega a Gazzetta Active il dottor Flavio Doni, cardiologo e maratoneta, responsabile del Marathon Center presso il Palazzo della Salute-Wellness Clinic di Milano.

I BENEFICI DELLA MARCIA: LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE METABOLICHE — La marcia può dunque essere consigliata anche a chi è sovrappeso e vuole dimagrire, e porta non solo ad un buon consumo calorico, pari appunto a quello della corsa, ma anche ad un abbassamento dei livelli di trigliceridi e del rischio di patologie metaboliche come il diabete di tipo 2: “A livello di metabolismo e di patologie metaboliche la marcia procura più benefici della camminata veloce: si ha, infatti, un grande stimolo dei processi metabolici. Di fatto è la sintesi dei benefici della camminata veloce e della corsa, con i difetti ridotti. Rispetto alla camminata veloce si ha un aumentato consumo calorico e un maggior coinvolgimento di tutta la struttura muscolare. Rispetto alla corsa si ha un minor impatto sulle articolazioni, in particolare ginocchia e caviglie, oltre che schiena”, spiega il dottor Doni.

LA MARCIA E I MUSCOLI COINVOLTI -- A differenza della camminata veloce, poi, la marcia ha un maggiore coinvolgimento dei muscoli: “Vede un movimento complessivo di tutti i muscoli del corpo. Il movimento delle braccia è più completo e faticoso rispetto alla corsa, perché deve aiutare la spinta. E questo ha un’azione tonificante, oltre ad essere un movimento che consuma calorie. Inoltre vengono utilizzati moltissimo gli addominali e i dorsali. Nella corsa questi muscoli hanno un ruolo predominante nel garantire la stabilità della struttura corporea, mentre nella marcia portano anche a favorire l’avanzamento del corpo”, sottolinea il cardiologo e maratoneta.

I BENEFICI DELLA MARCIA A LIVELLO CARDIOVASCOLARE — Come la corsa, anche la marcia ha benefici per il cuore, a livello cardiovascolare. E anche in questo caso, i rischi sono minori, ci spiega il dottor Doni: “Una marcia a ritmo sostenuto ha un impatto importante a livello respiratorio e cardiovascolare. Con un vantaggio, rispetto alla corsa: è più difficile sviluppare eccessi di sforzo che possono essere pericolosi a livello cardiaco. Si rischiano meno complicazioni dovute al sorvaffaticamento del cuore, riducendo ad esempio il rischio di aritmie e fibrillazioni atriali, che possono anche mettere a rischio la vita”. Anche per questo la marcia è perfetta per chi soffre di ipertensione: “Comporta un innalzamento pressorio inferiore rispetto alla corsa”, chiarisce il cardiologo. Anche in questo caso, però, è bene mantenere la frequenza cardiaca entro il 70% della frequenza cardiaca massimale. “Ma con la marcia è più facile mantenere questo livello”, sottolinea il dottor Doni.

 

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