domenica 7 novembre 2021

DISEGNI

COME CAPIRE QUELLI DEI BAMBINI

Disegnano e parlano. Per i bambini, anche quando fanno quelli che a noi sembrano semplici scarabocchi, il disegno è un vero e proprio linguaggio. Una modalità di espressione, alla cui base c’è un’emozione, che consente innanzitutto ai genitori di avere un’idea compiuta del loro più profondo stato d’animo. Già, perché i bambini vivono in prima persona, sulla loro emotività, ciò che poi mettono su carta, su un foglio, attraverso il disegno.

COME INTERPRETARE I DISEGNI DEI BAMBINI

Da un disegno, da un banale scarabocchio, una mamma, per esempio, può capire molte cose, magari anche i suoi errori nell’educazione di un bambino. Ecco è importante riuscire a capire il significato dei disegni, a interpretarlo. Come abbiamo fatto qui di seguito con l’aiuto di alcuni esperti, a proposito dei soggetti e della tecnica dei disegni dei bambini: Il calore della casa. Luogo del calore familiare e dell’accoglienza, per definizione. Ma anche il contrario, se le cose non vanno bene per il bambino. Così il disegno di una casa con il comignolo che fuma indica lo stato d’animo di un bambino che si sente protetto e sente il calore che lo circonda. Senza il comignolo, al bambino manca qualcosa. Estroverso o preoccupato. Sempre attraverso il disegno della casa è possibile interpretare altri stati d’animo del bambino. Se la porta è grande, con tante finestre e molta luce, magari con delle piccole tende colorate, siamo di fronte a una persona estroversa e sicura dei suoi affetti. Come gli uccellini indicano, invece, benessere e serenità. Se la casa è tutta circondata da alberi, e si raggiunge con una strada tortuosa, il bambino ha qualche preoccupazione.

La figura di un uomo e di una donna. Se si tratta di un’immagine, anche scarabocchiata, completa, vuol dire che il bambino è stabile. Una figura senza mani, indica la mancanza di sicurezza. Un volto truce accompagna la paura. Ancora: le gambe lunghe significano voglia di crescere; corte, il bisogno di protezione.

La famiglia. Le gerarchie sono importanti, già nell’infanzia. E l’ordine con il quale il bambino disegna la sua famiglia è indicativo di quello che lui pensa dei vari familiari. Quanto a lui, se è troppo in primo piano soffre di egocentrismo, se si nasconde dietro tutti, vuol dire che si sente trascurato.

Il significato dei colori. Se la scelta è nettamente a favore di coloro molto tenuti, siamo in presenza di una personalità timida. Colori forti e vivaci, invece, fotografano un bambino estroverso.

CHE COSA SIGNIFICA L’ALBERO DISEGNATO DAI BAMBINI

Niente imposizioni. Stimolate i bambini al disegno, è molto utile per tante cose, ma non appesantite questa indicazione con ordini perentori. Se ha voglia, disegna; in caso contrario, lo farà quando e se ne ha voglia. Nulla di coercitivo.

Preferite le matite. Sono decisamente più adatte a favorire un buon disegno del bambino e anche la sua qualità (i pittori forse non disegnano con la matita?). Il pennarello, invece, può favorire il semplice scarabocchio anche perché non assicura l’energia vitale del disegno.

Quanto vale l’albero. È un altro oggetto molto disegnato dai bambini, per il fatto che rappresenta il loro io più profondo. Un tronco grande e ben colorato indica la tendenza al narcisismo, e anche un carattere indipendente. Un buco, invece, ci dice la sua paura del buio.

Il foglio e il disegno. Dopo che ha disegnato su un foglio, date un primo sguardo di insieme all’immagine. Se occupa l’intero foglio, allora siete di fronte a un bambino socievole e portato ad avere fiducia negli altri. Se invece il disegno occupa solo il margine sinistro, c’è timore del futuro; se occupa solo la parte superiore, il bambino ha l’animo del sognatore.

Il tratto e il disegno. Un disegno troppo incerto, con cancellature e tratti spigolosi, ci segnala un bambino introverso e, in fondo, anche con caratteristiche di aggressività e di ansia. Un tratto regolare e marcato, indica grinta, entusiasmo e spirito di adattamento.

COME SI CHIAMANO I DISEGNI CHE FANNO I BAMBINI?

La tendenza dei bambini a disegnare è naturale e istintiva. E inizia subito, già quando sono molto piccoli. Si chiama “disegno infantile” ed è la sintesi visiva della percezione che il bambino ha del mondo e delle persone che lo circondano. Inizia a rappresentarla, sotto forma di scarabocchio, quando è attorno ai diciotto mesi di età. Poi verso i tre anni, ma alcune volte anche prima, arrivano linee e colori. Ma anche forme e figure che rappresentano il modo con il quale il bambino vede la realtà. Il disegno, in questi primi anni di vita, si accompagna allo sviluppo motorio del bambino: ecco perchè si suggerisce di incentivarlo anche mettendo a terra fogli di carta sui quali può fare i suoi scarabocchi in completa comodità.

CHE COSA DISEGNA UN BAMBINO A 4 ANNI?

Attorno ai quattro anni il bambino è in piena età prescolare, e a quel punto la sua capacità di disegnare ha avuto un’evoluzione significativa. Può copiare una croce, una scala, fare la prima casetta con alberi e giardino. Rappresentare figure umane, a partire dalla sua famiglia. Sarà in grado di disegnare testa, occhi, gambe e braccia, e il corpo umano, attraverso la sua mano, prenderà forma in modo realistico. Questo è un momento nel quale bisogna fare particolare attenzione nell’interpretare e dare un significato ai disegni dei bambini.

 

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