lunedì 1 novembre 2021

DUSAN VLAHOVIC

ECCO LE COSE CHE NON SAPETE SU DI LUIà

di Chiara Zucchelli (fonte Gazzetta dello Sport)

Chissà se, alla fine, lascerà la sua casa di Firenze, una villa con giardino poco distante dal centro, e proseguirà la carriera altrove. Di certo, quello che sembra sicuro, è che ovunque lo porterà il futuro, Dusan Vlahovic continuerà ad essere lo stesso ragazzo che in questi anni, a Firenze, non ha mai derogato alle sue regole. In primis: la privacy. Vlahovic, che ama passeggiare in centro e spesso lo si incontra nei negozi più alla moda, è sempre disponibile per foto e autografi, ma quando chiude la porta di casa del suo privato mostra davvero poco. Ieri ha fatto un’eccezione per il pallone della tripletta allo Spezia, che si è portato in casa con le firme dei compagni. Un ricordo dolce dopo settimane difficili, vista la rottura con la società per il rinnovo di contratto.

In questi giorni il serbo è uscito poco di casa, è rimasto chiuso nel silenzio circondato dalla famiglia e dagli amici di sempre e anche la rottura con buona parte della tifoseria viola non è stata facile da digerire. Nel 2021 ha segnato 24 reti, ma tutto questo non è bastato a convincerlo ad accettare, a 22 anni ancora da compiere, l’offerta di Commisso. E la privacy a cui ha sempre fatto riferimento per lui, ora, è diventata ancora più importante. Di Dusan si sa che ha una passione per la bistecca - e ovviamente con la "Fiorentina" è solo aumentata -, che ama andare al ristorante non più di un paio di volte al mese e la cura del fisico è per lui una priorità. Si allena moltissimo a secco, cura la parte superiore del corpo con decine di addominali mentre sulle gambe privilegia la rapidità. Ama muoversi sempre - spesso arriva all’allenamento in monopattino - e quando è a casa si rilassa tra pc e serie tv. Vlahovic si diverte molto con il Fantacalcio, che fa con gli amici. Si mette titolare, ovviamente, e visto che i tifosi lo sanno spesso gli scrivono anche sui social: “Mi mandano più messaggi loro che le ragazze”, ha raccontato divertito Vlahovic. Bocca cucita sul tema di fidanzate, Dusan non si è mai sbilanciato (negli ultimi giorni i rumors del gossip lo hanno dato vicino all’influencer Mariasole Pollio). Qui Vlahovic ha raccontato un po’ di più: Ibra nel calcio, Jovetic quando era ragazzino (e poi gli ha affittato casa), Ribery come esempio di longevità, Milenkovic come persona e amico e Michael Jordan. Nota speciale anche per Cesare Prandelli: "Nessuno ha fatto per me quello che ha fatto lui, gli devo tutto". Gli piace guardare la Moto Gp, mentre la Formula uno non gli interessa e sogna di diventare papà. Prima, però, c’è solo il calcio:"“Con la voglia di non mollare mai. Questo ho imparato guardando Ibra ed è così che voglio diventare". Forse anche per questo Vlahovic dopo ogni allenamento rimane in campo a provare e riprovare i tiri. Gli ricorda quando, da ragazzo, aveva firmato con la Fiorentina un precontratto e il Partizan lo mise ad allenarsi fuori rosa. E’ stato l’unico periodo della sua vita in cui, forse, ha rimpianto il basket: “Mi allenavo a pallacanestro, in un club della mia città. Belgrado, in Serbia. Ho iniziato che avevo quattro o cinque anni. Non ero altissimo, ero normale per la mia età e mi piaceva il basket. Poi a dodici anni sono cresciuto di 15 cm ma il calcio nella mia vita era sempre presente e quando ho detto ai miei genitori che volevo dedicarmi solo a questo mi hanno sempre sostenuto”. A Zlatan ha chiesto una maglia con autografo e così ha fatto con altri campioni incontrati nella sua carriera, non a caso, tra scarpe e giacche, a casa sua c’è anche una sezione dedicate alle maglie che condivide con la famiglia. Famiglia che vive a Belgrado e che è composta da mamma, papà e sorella. Lui è andato via di casa molto presto, loro vengono spesso a trovarlo e si sentono tutti i giorni: “Anche se - l’ammissione di Vlahovic - vorrei stare un po’ meno al cellulare. E’ uno dei miei obiettivi”.
 

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