mercoledì 10 novembre 2021

VUOI DIMAGRIRE?

DIMMI QUANTI ANNI HAI E TI DIRO' COME FARE

di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)

Una questione di età: a 20 anni il metabolismo vola, ma aggirata la boa dei 40, cominciano le difficoltà. Più passano gli anni, più è difficile perdere peso. “Un metabolismo di base che diminuisce sembra essere il principale indiziato dell’abbassamento del dispendio energetico complessivo del corpo – spiega Luca Colucci, biologo, nutrizionista. Quando invecchiamo, rallenta e fa perdere più facilmente al corpo la massa magra, cioè i muscoli che sono quelli che ci fanno spendere energia e calorie. Il cambiamento del metabolismo avviene con gradualità, in genere le prime avvisaglie arrivano proprio dopo i 30 anni, ma è a partire dai 40 che le cose prendono una diversa piega. Il corpo evolve in modo diverso e per mantenere muscoli e risultati è necessario raddoppiare gli sforzi, fare sport per compensare queste perdite e mantenere i muscoli “.

CAMBIAMENTI ORMONALI NEL MIRINO —Le donne sono più esposte. “Nel corso della vita al femminile, i principali ormoni, estrogeni e progesterone, cambiano a seconda del ciclo e dell’età. Durante la menopausa, gli estrogeni possono essere secreti in quantità troppo elevate, il che porta all’aumento di peso e all’accumulo di grasso sul girovita. Questi vari sconvolgimenti ormonali diminuiranno il metabolismo e favoriranno lo sviluppo della massa grassa”.

DIFFERENZE DI GENERE —“Uomini e donne non sono uguali quando si tratta di aumento di peso. Gli uomini hanno meno problemi ormonali e accumulano meno grasso. Ma soprattutto hanno mediamente un capitale “muscolare” maggiore, quindi un consumo metabolico più alto, il che spiega perché bruciano più energia. Il loro corpo non è programmato per avere molte riserve di grasso, previste nelle donne in vista di una possibile gravidanza. Hanno  meno possibilità di ingrassare”.

DIETE E NON DIETE —Spesso è a loro che si dà la colpa del mancato dimagrimento: i regimi sbagliati adottati senza controllo medico. Chi ha sempre affrontato questa o quella dieta, avrà più difficoltà a dimagrire. Il metabolismo si è adattato ad essere “affamato” di calorie e ora funziona in modalità risparmio energetico. Risultato? È abituato a prendere poco e immagazzinerà tutto come grasso per paura di perdere anche quel minimo. Bisogna “tranquillizzare” l’organismo con un regime corretto, il giusto apporto di calorie, carboidrati e la puntuale scelta degli alimenti, tutto sotto controllo specialistico e non da soli: bandito il fai da te. Solo così il motore riparte e ingrana la via della perdita di peso”

GLI ADIPOCITI —“Quando aumentiamo di peso le cellule adipose si riempiono di grasso,  si gonfiano e quando raggiungono la loro dimensione massima, si moltiplicano, ne creano di nuove che non scompariranno per molti anni. Anche quando si perde peso, loro saranno lì, pronte a riempirsi di nuovo al primo segnale di eccesso calorico. Fondamentale, dunque, la prevenzione: bisogna evitare il fenomeno della moltiplicazione, mantenere da sempre uno stile di vita corretto e una buona educazione alimentare. Se si segue uno stile di vita sano e si impara a ascoltare il corpo, si riduce con gradualità l’apporto energetico dopo i 40, ci sono grandi e buone possibilità di mantenere il proprio peso corretto”. 

MENO MOVIMENTO —“Più si avanza con l’età meno ci si muove. Lo scarso movimento in età avanzata è un elemento che incide molto nell’accumulo dei depositi di grasso. Si è tendenzialmente più pigri, si fa meno sport, si tende ad evitare di prendere le scale o parcheggiare distante per fare la spesa. Tutto ciò diminuisce quel dispendio energetico definito come metabolismo extra-basale che aiuta a bilanciare le calorie in entrata e in uscita, aiutando il mantenimento del peso. Essere più attivi fin dal mattino aiuta a contrastare i fenomeni biologici che tenderanno a peggiorare la composizione corporea con l’avanzare del tempo, ritrovando anche benessere e salute generale.


 

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