sabato 28 maggio 2022

CAROLINE MARKS

IL CRACK DEL SURF

I tuoi fratelli maggiori sono appassionati di surf e non guardano in faccia a nessuno. Tu sei una bambina del Florida attratta da quel mondo e non potrebbe essere altrimenti: la spiaggia è dall’altra parte della strada, la tavola da surf è di casa, i tuoi genitori spingono perché tu e i tuoi fratelli facciate attività all’aperto. 

Viene naturale prendere la tavola, entrare in acqua e affrontare le onde: è gratis e a portata di mano. Ma capita che i fratelli, maschi più grandi, siano duri con te. Una motivazione, ma anche una possibile fonte di frustrazione. A quel punto puoi mollare o forgiare il tuo carattere. Caroline Marks è andata nella seconda direzione ed è diventata una surfista di livello mondiale. La crescita di Marks come surfista è stata costante e repentina, con tanti titoli giovanili conquistati in tenera età. Il suo storico allenatore è Mike Parsons, un ex surfista professionista del Tour e big wave surfer. "La prima volta che l’ho vista fu ai National Championships. Aveva meno di 14 anni, ha partecipato all’Under-14, Under-16 e Under-18: li ha vinti tutti. Li ha distrutti tutti. Ha una forza nelle gambe: riesce a fare curve in zone in cui gli altri surfisti non riescono", il suo racconto. Nel 2018, il suo primo anno nel Championship Tour, ha vinto il premio Rookie of The Year e ha concluso l'anno al 7° posto nel mondo. L’ascesa è proseguita nella seconda stagione nel CT, con due tappe vinte – sulla Gold Coast e in Portogallo – e in lotta fino all’ultima tappa a Maui per il titolo mondiale. Alla fine, è arrivata seconda dietro a Carissa Moore, cinque volte campionessa del mondo. Il rendimento nel 2019 le ha comunque permesso di gareggiare alle Olimpiadi, dove è arrivata una medaglia sfumata: Marks ha perso la finale per il bronzo contro Amuro Tsuzuki. Le condizioni proibitive, difficili da interpretare, del mare hanno ingarbugliato la giovane Caroline, che ha chiuso il 2021 al sesto posto. Nel 2022 l’abbiamo vista all’opera solo nella prima tappa, a Pipeline: sconfitta nella prima heat di Elimination Round. Poi l’annuncio: "Devo fermarmi per problemi fisici". Al mondo del surf manca tantissimo.


 

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