giovedì 24 novembre 2022

ITALIA IN FINALE COPPA DAVIS

DECISIVO IL DOPPIO

di Federica Cocchi (fonte Gazzetta dello sport)

Lo chiameremo il Miracolo del Ringraziamento. L'Italia batte gli Stati Uniti 2-1 in una sfida in cui partiva senza i favori del pronostico e consente agli uomini di Mardy Fish di festeggiare il Thanksgiving in santa pace. Apre Lorenzo Sonego, chiudono Simone Bolelli e Fabio Fognini, ancora una volta capaci di mettere in campo tutta la loro esperienza contro un duo completamente inedito ma molto insidioso come quello di Tommy Paul e Jack Sock.

 Una follia, a posteriori, se si pensa che il capitano Usa ha scelto di lasciare a casa Ram, fresco campione del Masters in doppio con Salisbury per far giocare Paul che non ha esperienza in coppia. Ma a noi, francamente, poco importa. C'è da festeggiare, riposare, preparare una semifinale che manca ai colori azzurri dal 2014, quando l'Italia venne sconfitta dalla Svizzera di Federer e Wawrinka a Ginevra.

LA RINASCITA DI SONNY—  Lo aveva detto: "Mi aspetta una battaglia da cuore Toro", e così è stato. La partita della vita di Lorenzo Sonego aveva portato il primo punto per l'Italia. Sonny, richiamato in Nazionale in extremis dopo il forfeit delle due punte azzurre ha lottato e battuto Frances Tiafoe nel match di apertura e al terzo match point in due set 6-3 7-6 con una prestazione berrettiniana al servizio e 17 ace con l'84% dei punti con la prima. Un desiderio di rivalsa e la spinta della gente hanno fatto la differenza: "Sembrava di essere in Italia, un po' come accade quando giochiamo a Roma. Ma del resto siamo a Malaga, non è un viaggio lungo da fare per i nostri tifosi. Anche per il pubblico, mi sono goduto ogni momento e mi sono divertito. Giocare in Nazionale è orgoglio e responsabilità, difendere i colori del proprio Paese è molto diverso rispetto a giocare i tornei del Tour". Il peso di partire come Underdog, sfavorito alla vigilia non “L'obiettivo era evitare di caricarmi troppo di pressione, come invece era accaduto in passato. Le esperienze di Torino e di Bratislava mi hanno insegnato tanto. Sono entrato in campo convinto e sono felice".Lorenzo Musetti invece aveva dovuto arrendersi poco dopo a Taylor Fritz in due set 7-6 6-3.

MUSETTI A METÀ—   Alla vigilia sembrava favorito su un Taylor Fritz che arrivava da una tirata faticosa con la semifinale alle Finals di Torino. E invece lo statunitense numero 9 del ranking e campione di Indian Wells non ha ceduto di un millimetro, soprattutto al servizio con cui si è spesso tolto dai problemi. Lorenzo, sceso in campo con il taping sui polpacci al contrario è sembrato più stanco rispetto agli ultimi giorni in cui, almeno in allenamento, era apparso particolarmente in palla e motivato. La tensione dell'azzurro, forse, si è fatta sentire in un match in cui comunque almeno per un set ha giocato alla pari con un top 10. "Nel primo set ho avuto le mie occasioni e non le ho sfruttate - ha analizzato il 20enne dopo la sconfitta -. Ho provato a essere aggressivo, forse ho avuto troppa fretta, ma lui ha meritato di vincere. Al momento è più forte di me". Ma ora c'è da voltare pagina. La semifinale aspetta.

VITTORIA GRAZIE AL DOPPIO—   Nel doppio decisivo si è imposta l'esperienza della coppia formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli, che hanno sconfitto l'inedito duo composto da Tommy Paul e Jack Sock. I due azzurri, già vincitori insieme dell'Australian Open 2015, hanno completato l'impresa in due set, con il punteggio di 6-4 6-4. La squadra di Volandri affronterà così la vincente di Canada-Germania in semifinale. L'appuntamento è per sabato a partire dalle 13.


 

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