lunedì 12 dicembre 2022

SUPERCOPPA FUTSAL

TRIS DI PESARO E ROMA BATTUTA

di Pietro Santercole (fonte Gazzetta dello Sport)

Non inganni la decima finale consecutiva, otto delle quali vinte di fila. E nemmeno la terza Supercoppa della sua storia: un Italservice Pesaro completamente rivoluzionato e contro ogni pronostico batte 4-3 il più quotato Olimpus Roma, secondo in classifica in campionato dietro il super Napoli e con undici punti di vantaggio sui rossiniani. Ma quel distacco eloquente non si è visto per niente in un’altra notte magica per il club di Lorenzo Pizza. A Genzano, sede di tutte e quattro le finali del primo evento stagionale di futsal, i campioni in carica sciorinano una prova tutta cuore e carattere, a immagine e somiglianza dello Special One Fulvio Colini, al ventiquattresimo titolo in carriera, ribaltando un pronostico che sembrava chiuso e scrivendo un’altra pagina di storia.

LA FINALE DEI RIBALTONI —   Colini sceglie l’esperienza del neo arrivato Putano in porta, D’Orto inserisce l’ex Marcelinho nello starting five ma è privo della new entry Rafinha. Ci vogliono 47” per vedere il primo gol, lo realizza Julio De Oliveira, abile a scappar via a Bagatini e a infilare Ducci in uscita. L’Olimpus Roma c’è, e capovolge il risultato con una punizione di Dimas che diventa un assist proprio per Bagatini, e con il grande ex, quel Marcelinho che su tiro libero trafigge Putano. Altro ribaltone nella ripresa, merito di un Italservice Pesaro che aumenta i giri senza sbandare sui falli, demeriti di un Olimpus Roma disattento e distratto, come nell’occasione del 2-2 e di quella barriera un po’ così, che consente a un chirurgico Ruan di battere Ducci da posizione defilata. Come nell’occasione del nuovo ribaltone, quello decisivo, quando Di Eugenio perde un clamoroso pallone in area, consentendo al rapace Fortini di realizzare il 3-2. La fase difensiva dei rossiniani rasenta la perfezione nella ripresa, D’Orto capisce che non si passa e anticipa la mossa del portiere di movimento. Ma il 5vs4 ha un effetto boomerang sulla 24esima finale di Supercoppa della storia del futsal: il Pesaro non rischia mai, tanto c’è l’ottimo Putano, e quando ha l’occasione colpisce, con Murilo Schiochet. Che di destro dalla propria metà campo pesca il 4-2, a porta sguarnita. Marcelinho rende avvincente l’ultimo minuto e mezzo, ma è troppo tardi. Finisce 4-3. Vince Pesaro. Ancora. Ma in maniera diversa.

 

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