a cura di Roberto de Filippis (fonte Gazzetta dello Sport)
I reni rappresentano organi molto importanti, motivo per cui è bene preservarne la funzionalità. Per centrare questo obiettivo può essere d’aiuto anche l’alimentazione. “Non esistono cibi miracolosi, ma seguire alcune buone abitudini a tavola contribuisce a mantenere sani i reni nel tempo, evitando così che perdano efficienza” spiega la dottoressa Cristina Robba, nefrologa del Servizio di Nefrologia e Dialisi e referente dell’Ambulatorio di Nutrizione Clinica del Policlinico San Marco di Zingonia (Bg) e nutrizionista delle Smart Clinic del Gruppo San Donato. I reni regolano lo stato di idratazione dell’organismo, trattenendo i liquidi o espellendoli a seconda delle necessità. Di questo meccanismo, l’acqua, compresa quella contenuta nei cibi, rappresenta la materia prima. Bisogna berne almeno un litro e mezzo al giorno, aumentandone la quantità in base a fattori quali il clima, la sudorazione e l’attività fisica svolta. Poiché a mano a mano che l’età avanza si avverte meno lo stimolo della sete, soprattutto per la popolazione anziana è importante ricordarsi di bere anche quando non se ne sente il bisogno, fino ad assumere la quantità d’acqua consigliata” raccomanda la dottoressa Robba.
A mettere in pericolo la salute dei reni è una condizione piuttosto diffusa soprattutto fra gli over 65: l’ipertensione. Sull’aumento dei valori della pressione arteriosa gioca un ruolo fondamentale il sodio, minerale di cui è ricco il sale. “Premesso che si tratta di una sostanza preziosa per l’organismo, che non va eliminata completamente dalla dieta, è importante limitare l’impiego di sale da cucina a 4-5 grammi al giorno, che corrispondono a circa un cucchiaio. Attenzione, nel conteggio deve rientrare anche il sale ‘nascosto’ negli alimenti, che si trova soprattutto in insaccati, formaggi stagionati, snack e salse confezionati” avverte la dottoressa Robba. Di norma, l’alimentazione nei Paesi occidentali è molto proteica. Bisognerebbe prestare attenzione a non consumare più di un grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo al giorno. “Se non si segue questa raccomandazione, i reni devono sopportare un carico di azoto troppo elevato che, a lungo termine, può peggiorarne la funzionalità” sottolinea la dottoressa Robba. Oltre a non superare la quota proteica quotidiana raccomandata, è importante anche variare le fonti, alternando quelle animali (carne, pesce, uova eccetera) a quelle vegetali (legumi, soia eccetera). Tra le fonti proteiche da privilegiare nella dieta un posto di primo piano va riservato al pesce. In particolare, sono da preferire le varietà che contengono Omega 3 e Omega 6 in abbondanti quantità, come per esempio il salmone e il pesce azzurro (sardine, alici, sgombri eccetera). “Gli Omega 3 e gli Omega 6 sono considerati due acidi grassi buoni, in quanto contribuiscono a ridurre l’infiammazione all’interno dell’organismo. Di questo effetto ne beneficiano tutti gli organi, compresi i reni” osserva la dottoressa Robba. I reni sono organi collegati alle vie urinarie. Se queste ultime hanno problemi, ne risentono anche i primi. Per mantenere sane le vie urinarie è d’aiuto il consumo di frutti rossi, in particolare dei mirtilli. “Questi alimenti hanno un notevole potere antinfiammatorio e svolgono anche un’azione antiossidante, rallentando l’invecchiamento cellulare. Inoltre, sono utili nella prevenzione di infezioni alle vie urinarie, perché contrastano l’attecchimento degli agenti patogeni all’interno della vescica” spiega la dottoressa Robba. Per preservare la salute dei reni, chi pratica sport a livello agonistico o vi si cimenta spesso allenandosi ad alta intensità dovrebbe prestare attenzione all’utilizzo degli integratori. “Le proteine favoriscono sì una migliore performance muscolare, ma non per questo bisogna ricorrere a integratori proteici e di sali minerali senza criterio e, soprattutto, senza prima aver consultato un medico” prosegue la dottoressa Robba. Allo stesso modo, l’alimentazione degli sportivi può essere leggermente più proteica del normale, ma non troppo.
