di Silvia Trevaini (fonte Tgcom)
Il sole svolge un ruolo significativo nella nostra vita, fornendo calore, consentendo la fotosintesi alle piante, favorendo la produzione di vitamina D e persino migliorando il nostro umore. Tuttavia, i suoi raggi possono essere anche dannosi, soprattutto durante i mesi estivi quando la loro intensità è maggiore e si tende ad esporsi con maggiore frequenza. Che siamo in spiaggia, in montagna o in città, gli effetti del sole possono essere dannosi. Quando si parla di sole, infatti, la comparsa di macchie e rughe sulla nostra pelle sono spesso i primi segni del suo impatto negativo, indicando un peggioramento della salute e dell’estetica della nostra pelle. I raggi ultravioletti, in particolare, contribuiscono alla produzione di radicali liberi dannosi, che sono sottoprodotti del metabolismo cellulare. Questi radicali liberi indeboliscono le strutture di collagene ed elastina nella nostra pelle, portando ad una diminuzione dell’elasticità e della compattezza.
Possono causare infiammazioni locali e dilatazione dei capillari. Inoltre, sia i raggi UV che quelli infrarossi hanno il potenziale di danneggiare il nostro DNA cellulare, aumentando così la probabilità di sviluppare tumori alla pelle. È noto che l’esposizione al sole contribuisce allo sviluppo di vari tipi di cancro della pelle, tra cui il carcinoma a cellule squamose, il carcinoma basocellulare e il melanoma. L’incidenza del carcinoma a cellule squamose tende ad aumentare con l’avanzare dell’età e l’esposizione alla luce solare è uno dei fattori che contribuiscono al suo sviluppo.
I raggi da cui proteggersi - Differenziabili per lunghezze d’onda, sono tre i raggi capaci di provocare eritemi, scottature, segni d’invecchiamento e danni gravi alla salute dell’epidermide:
i raggi Uva sono quelli presenti anche nelle ore in cui il sole non scotta più e il cielo è coperto; possono passare anche attraverso i vetri. Riescono a penetrare fino al derma, danneggiandone la struttura, sono causa di fotoallergie, responsabili di rughe e invecchiamento della pelle. Possono arrecare anche arrossamenti, reazioni cutanee associate al sole e danni degenerativi agli occhi. Un tempo non li si riteneva responsabili di tumori cutanei, oggi invece gli scienziati li considerano capaci di causarli;
i raggi Uvb sono quelli che donano la tintarella estiva, ma che provocano anche eritemi, relazioni allergiche e scottature. La pelle si difende da questi raggi producendo melanina; sono tra i primi motivi di melanomi;
i raggi Ir sono gli infrarossi, quelli che percepiamo con la sensazione di calore sulla cute. Anch’essi raggiungono in profondità il derma e provocano la sintesi di radicali liberi, responsabili sia dell’invecchiamento prematuro che di complicazioni più rischiose.
Le app per una protezione personalizzata - La tecnologia gioca un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana non solo semplificando vari compiti ma anche garantendo la nostra sicurezza e il nostro benessere. Ciò è particolarmente evidente nella moltitudine di applicazioni per smartphone a nostra disposizione. Una di queste applicazioni è l’app per le previsioni del tempo comunemente usata, che non solo ci aiuta a pianificare la nostra giornata, ma aiuta anche a proteggere la nostra pelle da scottature ed eruzioni cutanee dannose. Queste applicazioni ci forniscono aggiornamenti in tempo reale sull’indice UV, una scala riconosciuta a livello internazionale che indica il livello di rischio associato all’esposizione solare. Comprendendo questo indice, diventiamo consapevoli della necessità di un’adeguata protezione della pelle. Ad esempio, un indice UV compreso tra zero e uno indica un rischio basso, mentre un indice pari o superiore a tre richiede l’uso di adeguate misure di protezione della pelle. Inoltre, alcune applicazioni offrono anche la possibilità di personalizzare la ricerca inserendo il tipo di carnagione e la posizione specifica, adattando così i consigli alle nostre esigenze individuali.
La protezione giusta - Scegliere la giusta protezione solare in base al proprio fototipo individuale è della massima importanza. Il livello di protezione di cui la tua pelle ha bisogno è determinato dal fattore di protezione solare, comunemente indicato come Spf. Per le persone con pelle chiara si consiglia di utilizzare una protezione solare con un Spf di almeno 15-20. È fondamentale ricordare che la protezione solare dovrebbe essere applicata anche quando si è già abbronzati, e dovrebbe essere applicata generosamente per coprire tutto il corpo, comprese le aree spesso trascurate come la parte posteriore del collo, il collo del piede e le mani. Inoltre, le persone con calvizie o capelli rasati dovrebbero prendere ulteriori precauzioni per proteggere il cuoio capelluto applicando la protezione solare. Si consiglia di riapplicare la protezione solare ogni due o tre ore per garantire una protezione continua. Infine, è importante notare che si sconsiglia l’uso di solari degli anni precedenti in quanto i filtri al loro interno potrebbero aver perso parte della loro efficacia nel tempo.