FRA GUSTO, TRADIZIONI, STORIA, LA CARNIA - intatte montagne friulane incuneate fra Austria e Slovenia - va incontro all’estate. Sutrio - il paese del legno nella Valle del Bût, ai piedi del Monte Zoncolan - domenica 1 giugno dedica ai Cjarsòns, il piatto più rappresentativo della gastronomia carnica, la sua ormai tradizionale e golosa festa d’inizio estate. Nelle vicine Paluzza e Timau va in scena dall’8 al 13 giugno il Festival della montagna che attraverso cinema, laboratori, conferenze, rievocazioni storiche e installazioni multimediali ricorda le Portatrici Carniche, le eroiche donne che nel corso della Prima Guerra Mondiale tenevano i collegamenti con le trincee, portando di nascosto ai soldati non solo viveri, ma anche munizioni.
I CJARSÒNS, LA TRADIZIONE DELLA CARNIA - Questo il titolo della festa, fra le più popolari e autentiche del Friuli Venezia Giulia, che domenica 1 giugno trasforma Sutrio un piccolo paese del bengodi in omaggio ai Cjarsòns, sorta di golosi ravioli, la cui origine è legata ai cramârs, i venditori ambulanti di spezie che, dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi germanici spezie acquistate a Venezia e riposte nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa, per festeggiarli le donne preparavano i Cjarsòns, ravioli con ripieno a base di ricotta impastata con una ricchissima varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi orientali, erbe aromatiche...quanto insomma rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne. Ancora oggi in Carnia moltissime sono le ricette dei Cjarsòns, il cui ripieno varia non solo da paese a paese ma anche da famiglia a famiglia: se ne contano oltre 50 variazioni. Ogni massaia, ogni ristorante ne ha una propria, utilizzando al meglio la dispensa e abbinando alle spezie ingredienti freschissimi quali mele, patate, spinaci, uvetta, mentuccia, erbe primaverili. Tocco finale, il condimento: una semplice spolverata di scuete fumade (ricotta affumicata) e ont (burro fuso).
PERCORSO DEL GUSTO IN 10 TAPPE - Domenica 1 giugno 10 paesi, in rappresentanza di tutte le vallate della Carnia, proporranno ciascuno la propria ricetta tradizionale. Passeggiando fra una decina di isole di degustazione allestite negli angoli più caratteristici del paese, si potranno gustare e confrontare fra loro i sapori inconsueti di questo piatto e conoscere le diverse anime che caratterizzano un cibo che, pur avendo un’origine povera e popolare, è complesso e ricco d’ingredienti quanto un piatto di alta ristorazione. Si potranno così degustare cjarsòns salati o dolci, insaporiti da erbe primaverili o da piccole scaglie di cioccolato, con melissa e cipolla oppure con pere secche e carrube, accompagnati da pregiati vini di grandi aziende friulane selezionati per l’occasione. Oltre agli stand gastronomici, ci sarà un Mercatino con i prodotti del territorio, attività per bambini, musica dal vivo.
FESTIVAL DELLA MONTAGNA - Dall’8 al 13 giugno a Paluzza e Timau saranno animate dal Festival della Montagna, organizzato dalla casa di produzione ETD Movie in collaborazione con Il Comune di Paluzza. Timau è l’ultimo paese italiano prima del confine con l’Austria. Il suo nome è legato alle vicende della Prima Guerra Mondiale: sui monti che gli fanno da corona (Cresta Verde, Cellon, Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande...) si fronteggiarono infatti in un’estenuante guerra di trincea italiani ed austriaci. Ora trincee, fortificazioni, camminamenti sono visitabili e formano una sorta di straordinario museo en plein air che invita alla pace e a riflettere sui disastri delle guerre. Eroine di questo territorio furono le Portatrici Carniche, coraggiose ed eroiche donne che durante il conflitto tenevano i collegamenti con le trincee, portando di nascosto ai soldati non solo viveri, ma anche munizioni. Luoghi carichi di storia, ideali per ospitare il Festival della Montagna, significativamente sottotitolato “Territorio e storia - Omaggio alle Portatrici Carniche”, che ospiterà anche una masterclass di cinema per ragazzi e alle ragazze dai 14 e i 20 anni condotta dal regista e produttore Swan Bergman, e avrà il suo clou domenica 8 giugno a Timau, quando saranno proiettati 10 cortometraggi dedicati al patrimonio montano del Friuli Venezia Giulia selezionati per il Festival “Mont in Lus” , sviluppati sui temi memoria storica, vita di montagna, sostenibilità ambientale, leggende e resistenza delle lingue minoritarie.
HOSPITALITY VILLAGE E PROIEZIONI EN PLEIN AIR - Cuore dell’evento sarà l’Hospitality Village, uno spazio d’incontro tra memoria, cultura e innovazione, allestito in piazza San Pio X stand istituzionali, mostre fotografiche, installazioni e aree esperienziali dedicate al pubblico e ai partner culturali. Qui si terranno nel pomeriggio incontri di approfondimento con focus, fra l’altro, sulle Portatrici Carniche e il ruolo delle donne in guerra; sulla montagna come spazio culturale e ambientale; sugli Alpini e la loro testimonianza sulla Grande Guerra. Ancora cinema, ma questa volta all’aperto, la sera, quando piazza San Pio X diventerà una sala cinematografica en plein air, con le proiezioni proposte su un grande schermo. Dall’imbrunire, documentari, film e anteprime proporranno un percorso inusuale e di grande impatto emotivo. Fra i documentari: L’eredità delle Portatrici Carniche “costruito” con materiale d’archivio, testimonianze e voci femminili; Lingua e territorio: il valore della lingua carnica, un vero e proprio viaggio nella parlata e cultura friulana, strumenti identitari ancora molto forti nella zona.
ANTEPRIMA DEL TEASER DEL FILM “STELUTE” - Oltre alla selezione di alcuni corti finalisti al Festival Mont in Lus”, da non perdere l’anteprima esclusiva del teaser del film “Stelute”, girato fra Paluzza e Timau, ancora in corso di produzione. Un vibrante omaggio alle Portatrici, realizzato con una narrazione cinematografica intensa, in grado di rendere perfettamente l’orgoglio delle genti che negli anni hanno contribuito al mantenimento della memoria storica di queste donne. Quando sullo schermo, al termine del film, compariranno i nomi delle vere Portatrici, il gruppo rievocativo del Comune di Paluzza, in costume storico, traccerà un percorso simbolico che partendo dallo schermo si dirigerà verso le montagne in completo silenzio, a sottolineare il legame indissolubile tra le persone e l’ambiente.
Per maggiori informazioni: www.prolocosutrio.com - www.comune.paluzza.ud.it