Ci sono le risorse economiche (10 milioni di euro) e il progetto messo giù da una società d'architettura che queste cose le sa fare (la Sportium). C'è la volontà condivisa dall'amministrazione comunale e dal Catanzaro di creare meno disagi possibili a squadra e tifosi.
E ora c'è anche un orizzonte più sicuro per i lavori di riqualificazione dello stadio Ceravolo, "il nostro tempio" per il presidente Floriano Noto. Gli interventi partiranno alla fine del campionato ("Il giorno dopo", ha sottolineato il sindaco Fiorita) e interesseranno la curva Massimo Capraro - tana del tifo più caldo - e la copertura della tribuna.
PRIORITÀ
—Grazie ai fondi della Regione (9 milioni) e del Pnrr (il restante milione), il Comune e il club del presidente Noto hanno concordato gli interventi da eseguire sulla base di un più ampio masterplan che sempre la Sportium aveva elaborato su commissione di Confindustria Catanzaro. Il più importante e atteso (in città se ne parlava da almeno 20 anni) riguarda la Capraro, che verrà demolita e ricostruita più vicina al terreno di gioco, a 10 metri dalla linea di fondo, abbandonando la sua struttura da “curva” per quella di una gradinata all'inglese. Questa è forse l'operazione più rapida delle due previste perché ricostruire la Capraro in acciaio rivestito dovrebbe consentire di completarla entro l'inizio del prossimo torneo.
all'inizio effettivo del cantiere.
RINVIO
—La decisione di posticipare i lavori è legata a questioni di sicurezza e comfort, perché farli nel corso di questo campionato, come si era ipotizzato a lungo e pure sarebbe ancora possibile, avrebbe comportato problemi di ordine pubblico (lo spostamento in altro settore dei tifosi della Capraro, la sistemazione di quelli ospiti) e limitazioni alla campagna abbonamenti del Catanzaro che parte venerdì 18 luglio. "È la soluzione più saggia", ha detto Noto, che ha anche annunciato di essere in fase avanzata nella progettazione di un centro sportivo di proprietà (con sei campi) in un Comune limitrofo al capoluogo calabrese.