martedì 9 settembre 2025

DECLINO COGNITIVO

DUE INGREDIENTI COMUNI POTREBBERO ARRESTARLO

(fonte Gazzetta dello Sport)

Un té e una vitamina potrebbero far ringiovanire le cellule del cervello in meno di un giorno. Almeno in laboratorio, dove alcuni neuroni invecchiati sono tornati "giovani" in 16 ore grazie alla combinazione di nicotinamide (vitamina B3) ed EGCG, l'antiossidante del té verde. 

Il segreto, secondo un gruppo di ricercatori americani, sta nel GTP, la molecola energetica che, invecchiando, le cellule cerebrali producono sempre meno. Senza di essa i neuroni faticano a eliminare proteine danneggiate e detriti che si accumulano disturbando le funzioni cerebrali. Lo studio dell'Università della California di Irvine, pubblicato su GeroScience, mostra che cellule cerebrali invecchiate, incluse quelle con sintomi simili all'Alzheimer, hanno ripristinato i loro livelli di GTP dopo un singolo trattamento. La combinazione Tè e vitamina B3 ha anche eliminato accumuli di proteine tossiche legate alla malattia e migliorato.

INGREDIENTI CONTRO IL DECLINO: LO STUDIO—  Gregory Brewer e colleghi hanno isolato neuroni da da topi sani e geneticamente modificati per sviluppare sintomi simili all'Alzheimer di tre fasce d'età: giovani (2-6 mesi), di mezza età (8-11 mesi) e anziani (17-28 mesi). Usando un sensore fluorescente chiamato GEVAL, i ricercatori hanno misurato in tempo reale i livelli di GTP all'interno dei neuroni, trattando poi quelli più vecchi con nicotinamide, EGCG, o entrambi insieme per 16 ore. La scoperta è stata che i livelli energetici seguivano traiettorie diverse a seconda dell'età e della malattia. Nei neuroni sani, il GTP aumentava nella mezza età per poi calare nella vecchiaia. In quelli del modello Alzheimer, il declino iniziava prima e rimaneva basso. Dopo 16 ore di trattamento combinato, i neuroni di entrambi i gruppi hanno riguadagnato livelli di GTP paragonabili a quelli delle cellule giovani.

Il ripristino energetico aveva effetti visibili: i neuroni hanno ricominciato a eliminare i rifiuti cellulari, inclusi gli accumuli di proteina amiloide-beta spesso presenti nell'Alzheimer. Il trattamento ha anche ridotto l'accumulo di vescicole coinvolte nel processamento dei rifiuti, che tendono ad accumularsi nei neuroni invecchiati quando l'energia scarseggia. Come è possibile?

NAD E METABOLISMO—  In pratica, speigano gli scienziati, che la nicotinamide aumenta i livelli di NAD+, una molecola che sostiene il metabolismo cellulare e serve da precursore nella produzione di GTP. L'EGCG invece attiva Nrf2, un interruttore di difesa cellulare che accende geni antiossidanti protettivi. Due meccanismi fondamentali per l'organismo. 

L'esperimento però presenta alcuni limiti: è stato condotto su neuroni in piastre di Petri, non in animali vivi, e ha misurato solo effetti a breve termine. E non c' stata alcuna sperimentazione sugli umani (per ora). Dunque non si sa se i benefici persisterebbero nel tempo. Ma un buon risultato in vitro è sempre un ottimo motivatore per la scienza.


 

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