martedì 9 settembre 2025

IL CATANIA PUNTA LA B

POTREBBE ESSERE L'ANNO BUONO

(fonte Gazzetta dello Sport)

Nessuno vuole parlare di Serie B. Neanche l’allenatore Domenico Toscano, uno che l’ha già conquistata con Ternana (2012), Novara (2015), Reggina (2020) e Cesena (2024). Ma a Catania – che è la più grande città dell’intera Serie C - al di là del primato sprint e a punteggio pieno, in tanti credono che sia l’anno giusto. I numeri non si possono nascondere nonostante i tentativi di volare basso espressi dal presidente Pelligra, dal vice Grella, dal dg Zarbano e dal ds Pastore, i quattro uomini che hanno riprogrammato la vita societaria. Il gruppo Pelligra ha ereditato un titolo di Serie D dal Comune dopo la cancellazione dolorosa del 2022, con il club da metà stagione affidato alla gestione dei curatori fallimentari nominati dal tribunale e la squadra fu esclusa dal torneo a quattro giornate dalla fine. Quest’anno le cifre sono da record: primato in solitudine (ma la Salernitana deve recuperare una gara), 11 gol messi a segno, nessuno incassato. E sette i giocatori che si sono alternati come marcatori. 

Il pubblico—  Non sono solo le cifre che la città porta in dote a etichettare il pubblico di Catania da Serie A. L’entusiasmo delle otto stagioni vissute nella massima categoria, fino al 2014, è rimasto intatto. Per Catania-Foggia del debutto allo stadio c’erano 17.500 spettatori, domenica contro il Monopoli è stata sfiorata quota 18 mila, gli abbonati sono 12.080. Ma sono soprattutto il calore del pubblico e le coreografie delle curve a fare la differenza: domenica è stato mostrato un bandierone gigantesco con l’immagine di Franco Battiato e la scritta tratta dal brano La cura del maestro di Riposto. 

Il presidente—  Pelligra, che aveva assistito alla prima contro il Foggia, ha confermato il suo impegno economico e di passione: «Investiremo sulle strutture, siamo in corsa per rilevare dal fallimento il centro sportivo di Torre del Grifo e riaprirlo dopo 4 anni. Vogliamo realizzare tanti campi anche vicini al centro cittadino per sviluppare l’attività del vivaio». Grella, Zarbano e Pastore hanno programmato un mercato funzionale al gioco di Toscano: «Inoltre in questi giorni – ha spiegato Grella – abbiamo continuato le operazioni di rinnovo dei contratti programmate da tempo. Dopo Cicerelli abbiamo prolungato quello del portiere Dini perchè ha dimostrato validità in campo e professionalità anche fuori». 

L’attacco—  Dopo la partenza di Inglese (16 reti nella stagione passata) verso Salerno, il club ha deciso di strutturarsi in maniera solida. Oggi i centravanti sono tre: il colpo del mercato è stato Caturano, ma anche Forte e Rolfini sono nomi top. Cicerelli, rientrato dalla Ternana dopo aver segnato 19 reti, è rimasto malgrado le voci che lo volevano in partenza. E quando ha segnato i due gol su rigore al Massimino, l’urlo dello stadio lo ha fatto piangere: «Basta questo per fare comprendere la mia scelta».

 

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