lunedì 22 settembre 2025

LAVORO E SALUTE

4 MOTIVI PER IMPARARE A STACCARE

Trascorrere troppe ore concentrati su un lavoro può alterare la struttura cerebrale. A dirlo, uno studio condotto presso il Royal College of Physicians di Londra. Gli scienziati hanno puntato il dito sulle aree del cervello associate alla regolazione emotiva e alla funzione esecutiva. In parole povere, memoria del lavoro e problem solving. Sono stati riscontrati anche deficit dell'attenzione, insorgenza di problematiche nella pianificazione e nel processo decisionale e difficoltà sopravvenute nell'elaborazione delle emozioni, nella consapevolezza di sé e nella comprensione del contesto sociale.

Fermarsi, disconnettersi e concedersi delle pause di qualità è una necessità per il benessere mentale, fisico ed emotivo. Rita Lombardi fa una premessa: “La scienza ha dimostrato come le pause consapevoli possono migliorare l’umore, ridurre lo stress, aumentare l’efficacia lavorativa e agevolare la creatività. Secondo alcuni studi di neuroscienze è stato evidenziato che il cervello umano non è mai veramente spento, anche quando non siamo impegnati in compiti specifici, una rete neurale chiamata Default Mode Network rimane attiva. Questa rete è coinvolta in processi come l’autoriflessione, la pianificazione futura, la comprensione degli altri e la creatività. Fare niente quindi, non è un vuoto, ma un momento di elaborazione mentale profonda. È in questi momenti - assicura l’esperta - che possono nascere idee, risolvere dei conflitti interiori e si rafforzano i ricordi”.

“Staccare significa concedersi di non fare nulla oppure fare semplici cose senza uno scopo o un fine. Quindi è concedersi di stare nel non fare”. Con queste parole, Rita Lombardi anticipa il suo vademecum: 

Lasciare tutta la tecnologia, per evitare la distrazione dalla pausa. 

Se ci troviamo in ufficio oppure a casa possiamo semplicemente alzare lo sguardo e guardare fuori dalla finestra e lasciare vagare i pensieri. 

Seduti, oppure in piedi o sdraiati, se possibile, chiudere gli occhi e semplicemente respirare. 

Ascoltare musica facendo dei movimenti liberi. 

Fare un pisolino. 

Uscire e fare una passeggiata, se possibile al parco, lasciando vagare lo sguardo. 

Seduti o sdraiati sull’erba a guardare l’orizzonte. 

Farsi un lungo bagno. 

In doccia, lasciando che l’acqua scivoli sul corpo. 

Giocare, divertirsi e ridere. 

Queste azioni danno un cessato allarme al cervello e al corpo.


 

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