Per anni si è parlato di un corridoio nascosto, un varco riservato agli imperatori, che permetteva di entrare nel cuore del Colosseo lontano dagli sguardi del popolo. Oggi quel Passaggio di Commodo, avvolto dal mistero e dalle leggende, riemerge alla luce dopo un accurato restauro che ne ha restituito l’antico splendore; un percorso che, per la prima volta, si apre ai visitatori per offrire la possibilità di camminare nello stesso spazio che un tempo vide passare i sovrani di Roma.
Cos’è il Passaggio di Commodo nel Colosseo
Sotto la superficie dell’Anfiteatro Flavio, tra i livelli che un tempo ospitavano gladiatori, animali e servitori, si estende un corridoio coperto a volta: il cosiddetto Passaggio di Commodo. Non faceva parte del progetto originario del Colosseo, ma fu realizzato successivamente, tra il I e il II secolo d.C., scavando tra le fondamenta per creare un collegamento diretto tra l’esterno del monumento e il palco imperiale. La sua fama è legata a Commodo, l’imperatore noto per la sua passione per i combattimenti e per l’immagine controversa tramandata dalle cronache. Le fonti raccontano che proprio in questo luogo oscuro dell’arena avrebbe subito un attentato, episodio che alimentò nei secoli l’aura di mistero che circonda il passaggio. Entrando nella galleria, oggi restaurata, si ritrovano pareti un tempo rivestite di marmo, di cui restano tracce e segni delle antiche grappe metalliche. Gli intonaci dipinti restituiscono frammenti di paesaggi e decorazioni, mentre la volta conserva stucchi raffinati con scene mitologiche ispirate a Dioniso e Arianna. All’ingresso si aprono nicchie ornate da rilievi che raffigurano momenti di cacce e spettacoli: orsi, cinghiali, acrobati, figure che rimandano all’immaginario dei giochi gladiatori. Come riportato su ‘La Repubblica’, Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, ha spiegato che hanno “restaurato tutte le volte, ne abbiamo ricostruita anche una parte ricreando anche dei giochi di luce”. L’effetto è quello di una luce cangiante, che filtra dalle antiche bocche di lupo e restituisce al visitatore l’atmosfera sospesa di un tempo in cui il Colosseo era un microcosmo di potere, rito e spettacolo. Il cantiere, avviato nell’ottobre 2024 e concluso nel settembre 2025, ha interessato la messa in sicurezza delle strutture, il restauro di stucchi e intonaci e la realizzazione di una passerella di camminamento. Grazie a questi interventi, oggi è possibile accedere in sicurezza e osservare da vicino un frammento prezioso della Roma imperiale, fino ad ora rimasto nascosto.
Cosa vedere oggi nella galleria segreta del Colosseo
Il Parco archeologico del Colosseo ha annunciato che il corridoio è visitabile in gruppi ristretti per garantire la tutela delle superfici antiche e la qualità dell’esperienza. Sempre la direttrice Alfonsina Russo ha specificato che “si tratta di piccoli gruppi costituiti da 8 persone, un po’ come l’ascensore panoramico, a cui verrà permesso di accedere proprio nella galleria”. Al momento è percorribile un tratto di circa trenta metri, ma i lavori non si fermano qui: è già previsto un nuovo cantiere di restauro che si estenderà oltre il perimetro del Colosseo, con l’obiettivo di rendere accessibile l’intero percorso. Durante i lavori, i visitatori potranno osservare in diretta gli interventi di restauro grazie a una vetrata posta al termine del tragitto, unendo così la visita storica all’esperienza della conservazione in corso. L’apertura del Passaggio di Commodo rappresenta anche un passo avanti nel segno dell’accessibilità. Con il sostegno dei fondi del Pnrr, il Parco ha introdotto una scala retrattile per eliminare le barriere architettoniche e ha predisposto una mappa tattile e un video ricostruttivo per permettere anche a persone con disabilità sensoriali di esplorare le decorazioni e comprendere la simbologia delle immagini. Un risultato che unisce ricerca, tutela e innovazione: il Colosseo torna così a rivelare un frammento della sua storia segreta, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire il cammino silenzioso che conduceva gli imperatori al centro dell’arena.