mercoledì 8 ottobre 2025

MERCANTEINFIERA D’AUTUNNO

10 COSE BELLE DA FARE ALLA FIERA DI PARMA

Mercanteinfiera Autunno 2025 aspetta i collezionisti e gli appassionati di antiquariato e modernariato da sabato 11 a domenica 19 ottobre (più giovedì 9 e venerdì 10 ottobre riservate agli operatori) presso le Fiere di Parma, con migliaia di oggetti rari, curiosi e bellissimi dei più diversi stili tutti da scoprire, ammirare e anche acquistare. Mercanteinfiera è anche il luogo in cui esplorare le tendenze del mercato e le nuove filiere del collezionismo. Accanto alla grande mostra mercato si svolgono anche alcune mostre collaterali, tra il sacro e il pop, dedicate quest’anno alla geografia dei cappelli, al “Libro dei Libri”, ovvero alla Bibbia, all’archivio di Antonio Colombo e alla memoria di Bruno Pizzul.

Dopo il grande successo dell’edizione primaverile, con oltre 55.000 ingressi, circa 1.000 espositori e oltre 6.000 buyer, anche l’edizione autunnale i visitatori hanno la possibilità di ammirare una grande varietà di oggetti, attraverso i quali vivere un autentico viaggio nel tempo, in una sorta di storytelling tra componenti d’arredo, opere d’arte, gioielli, mobili ed esperienze vintage.

A fare da corona alla manifestazione ci sono quattro interessanti mostre collaterali, ospitate nel padiglione 4: “Il libro dei libri. Bibbie antiche, tra splendore e devozione”, in collaborazione con Video Type; “Da ogni capo del mondo: racconti, popoli, vicende attraverso il cappello”, in collaborazione con Martina Barison; “L’Archivio Vivo di Antonio Colombo: Arte, Ciclismo e Design” e “Omaggio a Bruno Pizzul”, in collaborazione con la famiglia Pizzul, dedicata alla memoria del celebre telecronista sportivo recentemente scomparso. Le collaterali tracciano quattro percorsi originali e complementari, capaci di coniugare estetica, memoria e immaginario popolare.

L'esposizione "Cinque secoli di Bibbie in mostra" illustra l'evoluzione del libro sacro attraverso edizioni storiche e innovative. Si parte dalla Biblia Latina (Venezia, 1489), la prima Bibbia illustrata stampata in Italia, un'opera monumentale in quattro volumi, caratterizzata da un dispositivo visivo moderno in cui testo, commento e xilografie dialogano strettamente tra loro. Segue la Biblia Breves (Parigi, 1532) di Robert Estienne, il primo vero tentativo di edizione critica del testo della Vulgata: questa edizione rivoluziona il libro sacro, trasformandolo in un essenziale strumento di studio grazie ad annotazioni marginali e indici. Il Missale Romanum (Venezia, 1558) evidenzia la fusione tra devozione e arte tipografica con testo gotico e un ricco apparato iconografico, mentre l'Ottocento porta la Bibbia verso l'era industriale con la Miniature Bible (Glasgow, 1896), alta appena 45 millimetri. Questa edizione simboleggia la nuova frontiera di leggerezza, portabilità e precisione meccanica del libro. Chiude la selezione l'edizione dei Libri della Genesi ed Esodo in arabo (Beirut, 1876). Quest'ultima opera testimonia la capillarità e la pluralità culturale della Parola, facendosi ponte tra civiltà.

L'esposizione collaterale "Da ogni capo del mondo" presenta una collezione di oltre 250 copricapi provenienti da sessanta Paesi. Frutto di oltre trent'anni di studio e collezionismo della famiglia Barison, la mostra è un "atlante tridimensionale dell'identità umana". Ogni copricapo è presentato come un codice culturale complesso, non un semplice accessorio, ma un vero testimone antropologico. La selezione spazia dalla berretta cardinalizia di Papa Giovanni XXIII al costume sciamanico nepalese, evidenziando il legame tra capo e spiritualità. Sono inclusi pezzi emblematici come il berretto garibaldino e copricapi etiopi con zanne di facocero, a simboleggiare storia, gerarchie e appartenenze. Gli oggetti in mostra smettono di essere "folclore esotico" per trasformarsi in narrazioni visive dell'umanità, in un invito a considerare la moda come narrazione stratificata dell'identità, in bilico tra sacro e profano. La rassegna celebra la diversità ricordando che anche i dettagli, come un cappello, sanno raccontare come un popolo pensa se stesso.

La mostra "L'Archivio vivo di Antonio Colombo. Arte, ciclismo e design" racconta la storia imprenditoriale e collezionistica di Antonio Colombo, partendo dal 1919 e dall'attività paterna, Angelo Luigi Colombo. Il percorso illustra come un semplice tubo in acciaio si sia evoluto, trasformandosi in oggetti di design razionale (come gli arredi Columbus) e, successivamente, nei telai delle iconiche biciclette dei campioni del ciclismo. Questo slancio produttivo si intreccia in modo autentico con l'arte, elemento che ha rotto gli schemi e guidato Colombo verso una nuova dimensione, culminata nella Colombo's Gallery e nel suo Archivio. L'esposizione celebra l'eccellenza italiana e la passione che ha trasformato l'imprenditoria in collezionismo, svelando il dietro le quinte di oggetti che fanno parte della nostra storia collettiva.

“Omaggio a Bruno Pizzul “, realizzata in collaborazione con la famiglia, la mostra dedicata a Bruno Pizzul celebra una delle voci più amate del giornalismo sportivo italiano grazie a fotografie, video originali e oggetti personali. Pizzul ha attraversato il Novecento come un cantastorie contemporaneo, dando ritmo all’epopea calcistica e dignità alla parola parlata. Una voce che ha fatto sognare milioni di italiani, commentando per 16 anni le partite degli Azzurri del calcio. Il fil rouge della mostra è la consapevolezza che anche la voce è memoria e va ricordata come un riconoscimento, non solo con nostalgia.

Tutte le informazioni sono online sul sito: www.mercanteinfiera.it/


 

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