mercoledì 2 dicembre 2020

LA STORIA

AYRTON SENNA E CAROL ALT


 l tempo ha cristallizzato in quella storia d’amore perfetta, per narratori di attualità e storici del costume, l’insieme di un’epoca effimera solo all’apparenza: Ayrton Senna, il pilota di Formula Uno, e Carol Alt, modella e attrice, autentica icona americana dell’Italia che scopriva la moda e il suo business. Si amavano. E intensamente, tant’è che davvero li ha divisi solo quel maledetto incidente a Imola che ha strappato Senna alla vita, alle corse e lo ha consegnato al mito. Il loro fu un amore assoluto, però mai ostentato per via forse anche della loro natura schiva e riservata. Forse anche perché, come ha spiegato Carol Alt, neo 60enne, allora la cesura tra la sfera pubblica e privata era tangibile e ben distante dall’attuale e totalizzante logica dei social.

Gli esordi di Carol Alt e l’arrivo in Italia

In Italia, Carol Alt aveva trovato l’America delle opportunità: ex ragazzina morbida, commessa di una pasticceria, aveva perso 20 chili una volta abbandonato il lavoro e a causa dell’altezza non riusciva a ritrovarsi se non in quel neonato mondo delle passerelle. Sbarcata nel Belpaese fu il successo, complice il cinema leggero e vivace dei fratelli Vanzina che le diedero un’opportunità meravigliosa e la notorietà.

Ayrton Senna, un mito della Formula Uno

Ayrton Senna era già Senna: il pilota di F1 tre volte campione del mondo (1988, 1990, 1991), in un’epoca dominata dai brasiliani e da un circus ancora poco sicuro rispetto agli standard odierno come ci ha ricordato il pauroso incidente di Romain Grosjean. Senna viene descritto come un uomo modesto, compito, molto borghese per estrazione e di una discrezione anomala nonostante i successi. Lui che aveva scelto di assecondare la passione dei motori, portando il nome della madre.

L’incontro tra Ayrton Senna e Carol Alt

Si incontrarono, il pilota e la modella, a Milano per via degli impegni del marito di Carol, il giocatore di hockey sul ghiaccio dei New York Rangers, Ron Greschner. Non lo conosceva affatto e quando le fu presentato pensò che fosse il driver, ovvero l’autista. Il marito di carol era partito poco prima, dopo una lite furiosa. Da quel primo incontro e quella prima cena furono inseparabili: “Non sapevo chi fosse, a una sfilata i fotografi mi chiesero di fare qualche scatto con lui, mi disse che era un driver e pensavo che fosse l’autista. Era molto più basso di me, mi batteva il cuore, d’istinto mi sono tolta i tacchi. Lui ha sorriso e ha detto: “grazie”. Io: “No problem”. Ero sposata. Mi colpì la sua sensibilità, nessun ragazzo prima di lui mi aveva parlato di Dio e della Bibbia. Mi disse: dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo”, ha dichiarato Carol in una recente intervista al Corriere.

La tragica morte di Senna il 1° maggio ad Imola

Furono quattro anni quasi di amore vero (tra il 1990 e il 1994), segnati dal lavoro e dagli impegni reciproci ma altrettanto allegri e gioiosi per come li descrive la stessa modella nelle interviste che seguirono, a distanza di decenni, il drammatico incidente sul circuito di Imola. “Sapeva di fare un mestiere pericoloso. Quando morì ero in Florida per una serie tv, ricordo tutto, la mia stanza d’albergo, com’ero vestita… Mi buttai nel lavoro”. Il giorno dopo, decise di lasciare definitivamente suo marito e di dedicarsi solo al lavoro. A 60 anni e a decenni di distanza, il vuoto lasciato da Senna è ancora indefinibile. Su Instagram, proprio sul social, Carol ha deciso di condividere uno scatto di quell’epoca felice e clandestina a 25 anni dalla sua morte. Un modo per rinnovare una promessa e ringraziare di quegli anni insieme. Nonostante sia “il mio unico rimpianto”.

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