domenica 21 marzo 2021

UN MONDO CHE VA ALLA STORTA

PALERMO: LA FIGLIA PRENDE UNA NOTA A SCUOLA E LA MAMMA AGGREDISCE LA PRESIDE

La mamma di un'alunna dell'istituto comprensivo Calderone a Carini (Palermo) si è presentata a scuola per chiedere spiegazioni in merito a una nota disciplinare presa dalla figlia. Ne è nato un alterco con urla, spintoni, banchi spostati. La dirigente, Claudia Notaro, intervenuta per sedare gli animi, è stata colpita con violenza, sbattuta al muro e ha riportato un trauma contusivo, refertato dopo il trasporto in ambulanza al pronto soccorso.

La vicenda - Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo, l'alunna aveva chiesto di andare in bagno con la compagna per poi non tornare in classe per 45 minuti senza fornire una motivazione all'insegnante. Da qui la nota. 

Dopo aver malmenato la preside, la madre della ragazza si è recata nella classe per urlare contro l'insegnante. Per poco non è riuscita ad aggredire anche la docente perché fermata dai presenti e, poco dopo, dalle forze dell’ordine intervenute. Alla preside è arrivata la solidarietà la Flc Cgil e della Cisl. "La violenza non deve mai essere ammessa nei contesti di una società civile e non può trovare spazio all'interno delle istituzioni scolastiche, che sono i lunghi per antonomasia della crescita e della formazione civile e culturale dei cittadini del domani - dice il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino - La violenza e l'ignoranza si combattono con l'educazione e la formazione continua: è questa la nostra missione, è questa la speranza di un futuro migliore". "Esprimiamo solidarietà al dirigente scolastico Claudia Notaro dell'Ic Calderone per l'aggressione subita da parte della madre di un alunno. L'episodio accaduto a Carini è un fatto grave, facciamo appello affinché si possano ripristinare le condizioni di serenità nella comunità scolastica, perché un banale rimprovero non sfoci in simili episodi di violenza". Ad affermarlo è Vito Cassata segretario generale Cisl Scuola Palermo-Trapani. "I fatti accaduti - aggiunge - riaccendono i riflettori sul modello educativo nelle scuole e nelle famiglie, che deve mirare piuttosto al rispetto necessario nei confronti di chi rappresenta la scuola e di tutta l'istituzione scolastica che da sempre svolgono un ruolo fondamentale nel percorso di crescita dei nostri ragazzi, con un contributo che non può essere limitato dal timore di una reazione da parte degli adulti". 

 

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