domenica 4 aprile 2021

GOLF

WOMEN'S AMATEUR: VINCE LA GIAPPONESE KAJITANI

di Silvia Audisio

È quello della giapponese Tsubasa Kajitani, diciassette anni, il secondo nome inciso sul trofeo dello Women’s Amateur di Augusta (Georgia), evento top del golf femminile per qualità del field e teatro di gara. Lo stesso dove andrà in scena il Masters la prossima settimana. Partita ieri mattina due colpi dietro, è sopravvissuta a un doppio bogey alla 17, ha reagito con un super recupero all’ultima e ha atteso da leader in clubhouse il playoff. Che ha vinto - con i complimenti anche di Tiger Woods - contro l’americana Emilia Migliaccio dopo una buca di spareggio, sempre la 18, questa volta giocata alla perfezione.

La più giovane delle trenta in campo ieri, Tsubasa Kajitani ha già fatto alcune apparizioni sul Japan Tour, proseguendo la tradizione del golf femminile giapponese capace di esprimere talenti assoluti. Un Paese innamorato del golf, che accoglierà la prossima estate ai Giochi Olimpici su un tracciato fantastico. Per la vincitrice si aprono le porte di US Open e British Open, oltre a quelle dello Women’s Amateur per le prossime cinque edizioni. In controtendenza, la ventunenne Emilia Migliaccio (che studia e gioca alla Wake Forest University) sarà una scrittrice, il golf non rientra nei suoi piani professionali; suo caddie per l’occasione è stata la mamma, già nazionale svedese.

EMOZIONI—   Ancora una volta l’Augusta National ha riservato emozioni, cambi di fronte, grandi giocate e momenti drammatici. E come sempre le seconde nove hanno deciso la gara. Questa volta però non è stato un testa a testa per il titolo come nel 2020, quando la sfida si era risolta tra Maria Fassi e Jennifer Kupcho, poi vincitrice. Questa volta le protagoniste fino all’ultimo sono state tante. Con cinque buche da giocare erano in sei al comando, quattro quando all’ultimo team ne mancavano tre per finire (un colpo sopra al par lo score leader). È uscita di scena con bogey alla 18 la danese Karen Fredgaard, che era ancora in gioco dopo un colpo in acqua alla 15 e due pagati sullo score. Avevano già finito Emilia Migliaccio e Tsubasa Kajitani. Rimaneva in campo proprio lei, Rose Zhang, la numero uno del mondo attesa per il gran finale: aveva marciato sicura in testa al tabellone dall’inizio della gara, ma la sua corsa si è arrestata improvvisamente alla buca 13, con palla persa dal tee e in acqua nel colpo al green per un 8 che ha sottolineato un pessimo bilancio sui par 5 nei tre giorni: degli 11 colpi persi in totale, 6 proprio nelle buche dove si può guadagnare. Ma qui si vede il campione e la risposta è stata un birdie subito dopo. Ha perso un altro colpo alla 17 ma ci ha provato fino alla fine: il putt sbagliato all’ultima l’ha esclusa dal playoff. All’Augusta National, tutto fiori e perfezione (era un vivaio prima di diventare un campo da golf nel 1933) le atlete che lo hanno solcato in queste ultime due giornate dello Women’s Amateur hanno regalato grandi giocate, entusiasmo, sorrisi e quel tocco di femminilità mancato per quasi tutta la sua storia (porte chiuse alle signore fino al 2012). A loro il club più ambito ed esclusivo del mondo ha regalato un sogno, “quello che ripaga tutto il lavoro fatto per essere tra le migliori, che ti permette di giocare il torneo numero uno sul campo migliore in assoluto”, aveva detto Caterina Don.

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