di Giulio Di Feo (fonte Gazzetta dello Sport)
La fotografia dell’incontro sta tutta in quegli unici tre secondi in cui Marvin Vettori ha dato davvero l’impressione di poter portare a casa la cintura dei pesi medi Ufc. In un’azione di l0tta a terra nel terzo round è riuscito a prendere la schiena dell’avversario e tentare una presa al collo. Una rear naked choke, la stessa con cui nell’incontro precedente il messicano Brandon Moreno aveva strappato la cintura dei Mosca al campione brasiliano Figueiredo. A Marvin mancava tanto così per chiuderla, ma Israel Adesanya si è divincolato come una serpe ribaltando la posizione. E quando uno risponde facile alla tua qualità migliore, non solo si salva ma ti mina anche le certezze. E così Israel Adesanya resta campione, dopo 5 round nettamente vinti contro un Vettori che ha dato come al solito l’anima ma ha ceduto alla rapidità e al gameplan eseguito in maniera magistrale del nigeriano.
IL MATCH—Vettori e Adesanya non si toccano i guanti, e nessuno si aspettava che lo facessero dopo le schermaglie della vigilia, in cui avevano dato vita a una conferenza di fuoco. Strategie chiarissime: Adesanya punta dritto alla gamba destra di Vettori con i calci per minarne la mobilità, azione che già gli aveva già dato ottimi frutti nelle precedenti difese del titolo; Vettori prova a inchiodarlo appena può, ci riesce ma solo a parete e non gli fa quasi male perché l’altro sa sempre come uscirne. L’andazzo favorisce il campione, che mette a cartellino colpi importanti e dà l’impressione di fare il match che vuole. Rafael Cordeiro, head coach di Vettori, si accorge della direzione in cui sta scivolando il match e gli chiede aggressività nelle pause. Contro un avversario che gli vola davanti come una farfalla, però, Vettori può aggredire solo accorciando e poi tentando la presa ma ogni volta l’altro è implacabile. Marvin dimostra cuore e la resistenza di un toro, arriva alla fine del quinto round con una gamba rossa dai colpi e contro uno che aveva mandato k.o. i migliori al mondo, ci prova ma sono azioni sterili. Alla fine nessuna sorpresa: verdetto unanime e giusto, tre giudici per Adesanya.
IL FUTURO—Adesanya, che già era entrato sull’ottagono con una maschera da demone giapponese e il cappello di paglia, porta il suo incredibile record nelle Mma sul 21-1 e sfida subito Robert Whittaker, l’uomo a cui due anni fa strappò la cintura di campione. Vettori esce dall’ottagono con l’onore delle armi e la consapevolezza di poter tornare a lottare per il titolo e poter fare solo meglio. Ha solo 27 anni, determinazione e voglia di migliorare. Il sogno italiano, insomma, non finisce.