lunedì 22 novembre 2021

MONDIALI KARATE

ITALIA NELLA STORIA: ORO NEL KUMITE SQUADRA MASCHILE E DONNE DI BRONZO

di Chiara Soldi (fonte Gazzetta dello Sport)

Notti magiche. L’Italia continua a far sognare e a scrivere pagine di storia come quella firmata oggi dalla squadra di kumite maschile che è riuscita nell’impresa di conquistare l’oro ai Mondiali di karate. Gli azzurri del team maschile di kumite hanno vinto il primo titolo mondiale a squadre nella storia del karate italiano: ecco i festeggiamenti di Luca Maresca, Gianluca De Vivo, Daniele De Vivo, Michele Martina e Lorenzo Pietromarchi con il resto della nazionale. E sul pullman parte la colonna sonora dei successi azzurri…

A Dubai Luca Maresca, Ahmed El Sharaby, Gianluca De Vivo, Daniele De Vivo, Michele Martina e Lorenzo Pietromarchi hanno asfaltato la Serbia per 3-0, salendo sul gradino più alto del podio iridato: erano 40 anni che una formazione azzurra di kumite non disputava una finale mondiale, e mai l’Italia era riuscita a vincere. “Siamo una squadra bellissima che ha meritato di fare la storia - ha commentato a caldo il capitano Luca Maresca -. Abbiamo lavorato tanto per arrivare fino a qui. Ora ci godiamo questo momento e poi penseremo a portare avanti questa squadra e a vincere ancora”. Bronzo, invece, per il team femminile di kumite con Lorena Busà, Silvia Semeraro, Clio Ferracuti e Alessandra Mangiacapra che hanno superato il Giappone 2-1. A chiudere il cerchio delle medaglie azzurre anche l’argento di Mattia Allesina nel parakarate. L’Italia saluta i Mondiali 2021 con un bottino di dieci medaglie: un oro, quattro argenti e cinque bronzi.

ORO.  È stato netto il percorso che ha portato la squadra maschile di kumite a una finale che mancava da 40 anni al karate italiano. Dal bronzo mondiale di Madrid 2018, che già era stata di per sè una grande impresa, la squadra di kumite ha subito un cambio di formazione: rimasti Maresca, Martina e El Sharaby, si sono aggiunti i fratelli De Vivo (Daniele ha solo 18 anni) e Pietromarchi. Insieme hanno dato prova di grande talento e unione superando in successione Brasile, Kosovo, Kazakistan e Turchia. Carichi di speranze e sogni, i sei azzurri si sono presentati sul tatami di fronte alla Serbia certi di poter vincere. Una finale aperta dalla freschezza di Daniele De Vivo, vittorioso per 2-1, proseguita con la stratosferica performance di Ahmed El Sharaby, superiore per 8-5, e chiusa con la genialità tecnica di Gianluca De Vivo: suo il successo per 4-2 che ha regalato il titolo mondiale con 3 incontri vinti a 0. Poi il grande abbraccio al centro del tatami, i cori e gli applausi dei compagni sugli spalti, la bandiera italiana sulle spalle mentre in coro intonano “Un’estate italiana”, ormai colonna sonora dei tanti successi azzurri che da luglio ci stanno accompagnando verso la chiusura di un anno da ricordare. “Ammetto che avrei voluto dare il mio supporto - ha continuato Maresca -, avrei voluto combattere anche io, ma essendo il numero 5 in formazione alla fine fortunatamente l’abbiamo chiusa prima e alla grande. I ragazzi sono stati meravigliosi, siamo un team incredibile e loro sono come fratelli per me. Il nostro è un vero lavoro di squadra, formata anche da tutti i nostri coach, nessuno escluso. Siamo davvero felici”. Un’oro che segna la storia azzurra della disciplina grazie all’impresa di sei ragazzi, futuro del karate.

BRONZO. Strepitose anche le donne che hanno iniziato il proprio cammino piegando Azerbaigian, Ungheria e Inghilterra. Sconfitte solo in semifinale dall’Egitto, squadra poi vincitrice del titolo, si sono riscattate con il successo sull’Ucraina nei ripescaggi approdando così alla finalina per il bronzo. Contro il Giappone è stata Silvia Semeraro ad aprire le danze, vincente per 1-0, poi la sconfitta di Alessandra Mangiacapra per 2-0 ha rimesso tutto nelle mani della capitana Lorena Busà: un match combattuto, ma dominato dall’azzurra che, una volta ingranata la marcia, si è trasformata in un cecchino capace di chiudere i conti sul 5-2.

Parakarate La mattinata di Dubai si era già aperta con una gioia azzurra grazie alla prova strepitosa di Mattia Allesina nel parakarate: dopo aver chiuso al primo posto il suo girone eliminatorio di kata, ha affrontato la finalissima contro l’egiziano Amhed Elbetagy che di poco lo ha superato. Mattia si è messo così al collo un importante argento, festeggiato con i suoi compagni di squadra Daniele Alfonsi e Daniele Montanari, anche loro in gara nella categoria della disabilità intellettiva.

 

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