lunedì 22 novembre 2021

SONNO TRANQUILLO

COSA BERE E COSA NO PER CHI SOFFRE D'INSONNIA

di Eugenio Spagnuolo (fonte Gazzetta dello Sport)

Secondo la scienza abbiamo bisogno di dormire, in media, tra le 7 e le 8 ore a notte. Ma quando arriva l’ora di andare a letto, il sonno non sempre si presenta puntuale: spesso anzi si fa attendere un bel po’ e questo finisce per riflettersi l’indomani sul numero di ore di sonno in cui realmente abbiamo dormito.

LE CAUSE DELL’INSONNIA —Ci sono molti motivi per cui il nostro ritmo sonno-veglia cambia con gli anni e molti di questi hanno a che fare con lo stress. L’insonnia ha più di una causa e, purtroppo, non esiste una formula magica che ci permetta di ottenere il sonno di cui abbiamo bisogno. Ma una cosa è sicura: ciò che beviamo nelle ore che precedono l’ora di dormire può preparare il terreno per farci sentire più rilassati, rendendo più facile cadere tra le braccia di Morfeo. Ecco 5 drink che secondo la scienza possono aiutarci a fare un riposo di qualità e… 3 da evitare perché potrebbero tenerci svegli.

COSA BERE PRIMA DI DORMIRE —Tisane, tè alle erbe, un infuso, un succo speciale e anche acqua ma a patto di…

Una tisana che concilia il sonno

La tisana può essere un rituale da incorporare nella nostra routine di rilassamento. E ce n’é per tutti i gusti. Tra quelle consigliate prima di andare a letto le migliori sono il tè Tulsi, che può abbassare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) ma anche valeriana, passiflora e la camomilla contengono sostanze che hanno dimostrato di avere un potere sedativo, oltre che ansiolitico. Inoltre, il solo rituale di sorseggiare una tisana sembra avere un effetto rilassante: fa capire al nostro corpo (e alla mente) che è ora di andare a letto.

Succo di amarene

Alcune ricerche suggeriscono che sorseggiare del succo di amarena può aiutare a dormire, soprattutto chi soffre di insonnia. Secondo un piccolo studio su adulti di età superiore ai 50 anni, coloro che avevano bevuto 250 ml di succo di amarena 2 volte al giorno per 2 settimane guadagnavano circa un’ora e mezza di sonno rispetto a chi aveva consumato una bevanda placebo. Come si spiega? Alcune sostanze chimiche presenti nelle amarene aumenterebbero la disponibilità di triptofano, un amminoacido coinvolto nella produzione del neurotrasmettitore serotonina, foriera di un sonno sano.

Una tazza di ashwagandha per dormire

L’ashwagandha è un’erba medicinale e può essere utile per il sonno visto che la scienza le riconosce un ruolo importante nel combattere lo stress: in uno studio su 60 adulti, i ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di ashwagandha ha contribuito a ridurre i livelli di cortisolo e a migliorare la qualità del sonno.

Sonno: acqua sì o no?

Acqua sì, ma sarebbe meglio non prima di andare a letto: i medici concordano che per dormire bene la notte, è bene cercare di consumare più acqua all’inizio della giornata: restare idratati infatti aiuta anche il sonno. Bere troppo nelle ore prima di andare a dormire però potrebbe farci svegliare nel cuore della notte per una corsa in bagno. E questo per chi ha il sonno leggero e trova difficile riaddormentarsi potrebbe essere un problema.

COSA EVITARE DI BERE PRIMA DI DORMIRE

Il caffè? meglio di no. E anche il vino e i drink alcolici non sono amici del sonno…

L’alcool non è amico del sonno

Alcune persone sono convinte che un bicchiere di vino concili una buona dormita. Ma la verità è che le bevande alcoliche il sonno lo “rubano”. Secondo una ricerca, infatti, l’alcol riduce la latenza del sonno, consolida e aumenta la quantità di quello NREM durante la prima metà della notte, distruggendo, di fatto, l’omeostasi del sonno.

Bevande zuccherate

Buttare giù qualsiasi bevanda zuccherata, comprese le bibite gassate, le bevande alla frutta, le bevande sportive e (peggio) le bevande alcoliche zuccherate nelle ore prima di andare a dormire potrebbe aumentare le probabilità di girarsi e rigirarsi nel letto, anche perché spesso molti di questi drink contengono caffeina: una piccola dose, inferiore a quella di una tazza di caffè, che è comunque sufficiente per alterare il nostro orologio biologico.

L’espresso dopo cena

A proposito di caffeina: anche il rituale del caffè dopo cena è tutt’altro che rilassante e può seriamente rovinare il sonno. La caffeina è uno stimolante e induce il nostro cervello alla vigilanza. Anche la cioccolata calda, la cola e il tè ne contengono, ma il caffè ne ha di più, quindi è saggio tagliarne il consumo nel tardo pomeriggio e alla sera prima di andare a dormire. Quanto prima? Diversi studi affermano che bere caffeina già sei ore prima di mettersi a letto può influire sulla capacità di dormire bene.

 

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