venerdì 11 marzo 2022

MILANO NEL FUTURO

ECCO SANTA GIULIA: SALOTTO DA 15 MILA POSTI PER TUTTI GLI SPORT

di Andrea Buongiovanni (fonte Gazzetta dello Sport)

Un nuovo gioiello, un capolavoro architettonico. È l’Arena Santa Giulia: nei giorni dell’Olimpiade di Milano-Cortina 2026 (6-22 febbraio) sarà casa del torneo maschile di hockey ghiaccio. Poi di tanto altro. Il capoluogo lombardo che sarà, si arricchisce (finalmente) di quell’impianto indoor - polisportivo e polifunzionale - di cui sentiva gran bisogno. Al netto dei trent’anni di vita del Forum di Assago che ha tra l’altro ospitato la fase finale dell’ultima grande rassegna hockeistica italiana, i Mondiali 1994 vinti dal Canada. In città, anche se il confronto è per tanti motivi azzardato, manca dal 17 gennaio 1985, da quando una storica nevicata fece crollare il Palazzone di San Siro. “Il nuovo stadio - è stato spiegato durante la presentazione di ieri - avrà forma ellittica. Da una base rialzata, si protenderà formando tre anelli di diverse altezze che sembreranno fluttuare gli uni sugli altri. Un’estetica esaltata di giorno da tubi in alluminio e, di notte, da strisce luminose a led”.

LA TEMPISTICA — Il cronoprogramma prevede che il PalaItalia - o come si chiamerà quando un brand lo affiancherà come succede con tutti gli impianti del genere sparsi nel mondo - venga consegnato nell’autunno 2025, quando sarà inaugurato da un test-event a cinque cerchi. Verosimilmente un torneo di Eurochallenge, in novembre con quattro Nazionali, se nel mentre la calendarizzazione dell’Iihf - la federazione mondiale dell’hockey ghiaccio da settembre guidata dal franco-canadese Luc Tardif dopo 27 anni di presidenza dello svizzero René Fasel - non proporrà scossoni. L’Arena, nella versione per la disciplina di pattini, disco e bastoni, avrà una capienza di 15.000 posti. Analogamente, per rimanere in ambito sportivo, potrà ospitare rassegne di basket, pallavolo, pallamano, tennis, ginnastica, scherma e quant’altro. Più, rimanendo sul ghiaccio, di pattinaggio di figura e short track. Non di atletica e di ciclismo: l’impiantistica cittadina e regionale, in questo senso, resta disastrata.

IL RICORSO —   La progettazione è stata curata da Cts Eventim, azienda tedesca leader internazionale nel settore del ticketing e dell’organizzazione di eventi, che dal 2012 gestisce anche l’Arena di Colonia, sorella maggiore di quella milanese. La realizzazione - è notizia di ieri - è invece affidata all’architetto britannico di fama mondiale Sir David Chipperfield e all’omonimo studio. Il cantiere è stato aperto: le bonifiche dell’area sono cominciate. Il via dei lavori è previsto in autunno. Ma nel corso della presentazione, presente anche Chipperfield - non poteva non emergere la preoccupazione per il ricorso al Tar presentato dal gruppo Cabassi (proprietario e gestore del Forum) contro la delibera urbanistica. È toccato al sindaco Giuseppe Sala rassicurare: “Siamo fiduciosi, crediamo nel diritto e nel nostro buon operato - ha detto -: aspettiamo giugno per vedere cosa succederà. Non è stata indetta alcuna sospensiva, quindi procediamo. Qui, peraltro, stiamo sentendo solo buone notizie: è stato detto che il programma verrà rispettato. Correremo come sempre, ma faremo in tempo”. La sfida è lanciata.

 

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