domenica 6 marzo 2022

STANCHEZZA MENTALE

ECCO COME RICONOSCERNE I SEGNALI

di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)

Stanchezza accumulata, temuta, arrivata. Oltre ad avere voglia di far niente o quasi, la memoria difetta, la pazienza è poca, la tollerabilità verso gli altri assente. Dai la colpa alla fatica intellettuale di cui sei certamente vittima. Breve panoramica dei segnali rivelatori e suggerimenti per porvi rimedio. Nadia Scaltrito psicologa, ci aiuta a far chiarezza.

DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE—La si misura dal tempo: se sei mesi fa un compito avrebbe richiesto un’ora per essere realizzato, e ora si impiega mezza mattinata, il segnale non è incoraggiante. Se ogni 15 minuti si vaga fra mail, profilo Instagram, o messaggi WhatsApp, vuol dire che la capacità di concentrazione è minima. Così rendiamo poco, le prestazioni sono scarse, subentra il senso di colpa, lo stress aumenta e il riposo e il sonno diminuiscono. Un circolo vizioso che è bene spezzare. E fondamentale: disconnettere la mente a fine giornata. 

I VUOTI DI MEMORIA-- Frasi lunghe, dimenticanze, troppe parole per esprimere un concetto: spesso si inciampa in quelle più ricche di consonanti. Se racconti il tuo weekend “annoi”: ti perdi in particolari e dimentichi il nome del bar in cui hai fatto “la meravigliosa colazione appena descritta”. Sii concreto e conciso.

DIVENTI PERMALOSO E IRRITABILE--Se la tua giornata ha avuto la sfortuna di iniziare con il piede sbagliato, sei lì a piangerti addosso per ogni sciocchezza anche la mancanza di acqua frizzante al distributore automatico ti getta in profonda crisi. E’ colpa della fatica intellettuale: causa un cambiamento nelle tue connessioni neurali. Se ti si presenta un imprevisto, un carico di lavoro in più improvviso lo vedrai come un compito immenso e insormontabile. Quali soluzioni assumere? “Sii consapevole della tua fatica e prenditi qualche giorno di riposo per rimetterti in piedi. Se ciò non è possibile, non esitate a chiedere aiuto e a delegare". Se sul lavoro si presenta un imprevisto, calmati, respira, ragiona: e esegui il tutto in ordine di priorità. 

LAVORA SULLA RESPIRAZIONE—Piccole pause, più volte al giorno per controllare il respiro. Poiché l'affaticamento intellettuale deriva dallo stress, è consigliabile lavorarci sopra, per evitare il crollo. Discipline come lo yoga, il pilates, esercizi sulla respirazione aiutano ad abbassare la tensione e il livello emotivo. Utile anche il walking, qualche passeggiata in bicicletta. Oltre a provocare la stanchezza "sana", lo sport ti permetterà di sfogarti e resistere meglio alla pressione. Ricorda anche di cercare di dormire bene la notte. Durante la pausa pranzo, “cerca di uscire il più possibile e cammina per 15 minuti. Se il tempo è bello farai scorta di vitamina D, presente nell'organismo, che il sole attiva. La sera per un buon sonno, mettiamo al bando la tecnologia e optiamo per il mini- digital detox . Che ne dite di un buon libro? Quelli in carta esistono ancora e fanno tanto bene a mente e cultura.

 

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