venerdì 29 aprile 2022

EDUCAZIONE DIGITALE

L'UNICO ANTIDOTO EFFICACE ALLA FAKE NEWS

Comunicare significa vivere: per noi è importante come respirare, perché trasforma la realtà in esperienza condivisa, dando sostanza alle cose attraverso l’unicità del linguaggio. Tuttavia, come ha già dimostrato la pandemia e sta confermando il conflitto in Ucraina: in brevissimo tempo, si crea – intorno a un evento artefatto – un funambolico vortice delle fonti di (dis)informazione, che scatena la sua forza nell’oceano della rete, condizionando le opinioni e sovrapponendo il reale al surreale, in un flusso mediatico senza fine. Ne parliamo con l’Avv. Antonino La Lumia, già Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Presidente nazionale del Movimento Forense, ora in gara, con la sua lista “Fare Avvocatura”, per le elezioni dei delegati al XXXV Congresso Nazionale Forense. “Il dato più inquietante è che la capacità di giudizio di larghe fasce della popolazione rispetto alle notizie false si va drammaticamente riducendo” dice La Lumia – “Le nuove tecnologie determinano, infatti, effetti irreversibili sui comportamenti e sulle abitudini sociali e l’analisi dei numeri racconta che la metàdella popolazione mondiale (3,8 miliardi di persone) utilizza regolarmente i social media (il 98% si collega tramite dispositivi mobili), mentre sono 4,54 miliardi le persone connesse a Internet (Report Digital 2020 di WeAreSocial, in collaborazione con Hootsuite).

L’utente medio spende “navigando” un tempo pari a oltre 100 giorni all’anno (6 ore e 43 minuti al giorno): oltre un terzo di questo tempo, 2 ore e 24 minuti al giorno, è dedicato specificamente all’uso dei social network. Lo stato costante di immersione nella retedetermina sempre più spesso una visione distorta della realtà, sfociando in situazioni di allarme sociale: pochi giorni fa, anche l’ex Presidente degli Stati Uniti – Barack Obama – nel corso di un appassionato discorso presso l’Università di Stanford, ha ammesso di non aver dato il giusto peso alla vulnerabilità delle democrazie rispetto al caos comunicativo generato dalla rete, citando le presunte interferenze della Russia nelle elezioni americane del 2016.” Ne stiamo sicuramente avendo un esempio quotidiano, in queste settimane, proprio con le controverse notizie della guerra innescata proprio dalla Russia: una fake newsha una velocità di propagazione sul webanche di venti volte superiore rispetto alle altre.

Continua l’Avv. La Lumia: “Va accolto con favore lo storico accordo, in seno all’Unione Europea, sulla responsabilità delle piattaforme online (Digital Services Act): l’obiettivo è offrire alti standard di tutela per gli utenti, impegnando i big playerdella rete e circoscrivendo quanto più possibile il materiale illecito e falso. La fascia più critica è quella dei giovani: da nativi digitali, non potrebbero immaginarsi lontani da Internet e, proprio per questo, corrono i rischi maggiori di subirne gli influssi negativi, facendosi coinvolgere – spesso per immaturità – dalla catena delle fake news. Far sviluppare uno spirito critico in soggetti adolescenti è l’aspetto più delicato: diventa indispensabile una formazione costante con un approccio educativo collaborativo, che segua il versante scolastico e quello familiare per limitare al massimo il fenomeno della c.d. overconfidence, ossia quella eccessiva fiducia dei minori nelle proprie capacità di giudizio rispetto alle notizie, derivante dall’abilità nell’uso degli strumenti tecnologici.” In ultima analisi, quindi, la più potente arma di contrasto diventa la consapevolezza dell’autodifesa dal virus della disinformazione: il controllo delle fonti, attraverso un’attività costante di fact-checking, rappresenta il modo più semplice ed efficace per farlo.


 

 

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