martedì 26 aprile 2022

TROPPI IMPEGNI EXTRACURRICULARI NELLE SCUOLE

LO SOSTENIAMO DA TEMPO...SE NE ACCORGONO SOLO ORA!

(tratto da Orizzonte Scuola)

In Italia come in altri Paesi dell’UE si dedica poco tempo all’insegnamento a causa di tutti gli altri impegni e adempimenti derivati dalla professione insegnante. La situazione in Europa viene fotografata dall’ultimo quaderno quaderno Eurydice “Insegnanti in Europa: Carriera, sviluppo professionale e benessere“. Si parte dal fatto che l’orario di lavoro degli insegnanti è regolamentato in ogni sistema educativo europeo e che ovviamente i paesi possono definire l’orario di lavoro in diversi modi: orario di lavoro complessivo, ore di insegnamento e/o tempo di disponibilità a scuola. Nella maggior parte dei paesi dove l’orario di lavoro complessivo è regolamentato, gli insegnanti a tempo pieno lavorano 40 ore a settimana, variando da 30 ore in Grecia e Albania a 42 ore in Svizzera e Liechtenstein. I dati TALIS rivelano che, in media, gli insegnanti in Europa hanno dichiarato di lavorare 39 ore a settimana. Secondo la normativa, le ore di insegnamento vanno da un minimo di 12 ore a settimana in Turchia a un massimo di 26 ore a settimana in Ungheria.

In media, però, gli insegnanti a tempo pieno nell’UE riferiscono di insegnare quasi 20 ore a settimana. In Italia, sappiamo che il contratto collettivo stabilisce che 80 ore all’anno sono dedicate specificamente alle attività collegiali e alle riunioni con il personale Tuttavia, facendo riferimento a tutti i compiti da svolgere, gli insegnanti dichiarano di dedicare meno della metà del loro tempo all’insegnamento. I compiti direttamente connessi all’insegnamento (ovvero, la pianificazione/preparazione delle lezioni e la valutazione/correzione) richiedono quasi un quarto del loro tempo. Altri compiti, come il lavoro amministrativo, la gestione scolastica, le comunicazioni con i genitori, ecc. impegnano l’altro quarto. Dal rapporto emerge un altro aspetto: quando gli insegnanti hanno più ore di lavoro, l’equilibrio tra queste diverse dimensioni cambia, ovvero gli insegnanti che lavorano più a lungo tendono a dedicare, in proporzione, meno tempo all’insegnamento e più tempo ad altri compiti. La proporzione può arrivare fino a un terzo del tempo di lavoro dedicato all’insegnamento. Per questo motivo, alcuni stanno rivedendo il carico di lavoro degli insegnanti per ridurre il peso dei compiti non essenziali, riorientare gli sforzi verso le responsabilità principali e diminuire il tempo dedicato alle esigenze amministrative.

 

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