sabato 18 giugno 2022

RIDURRE LO STRESS IN 20 MINUTI

ECCO COME FARE 

di Eugenio Spagnuolo

Di metodi per combattere lo stress ce ne sono tanti. Dormire il giusto. Prendersi del tempo per sé. Imparare a dire no... Ahinoi, non sempre è possibile attuare questi comportamenti. E anche a riuscirci, i risultati ci metterebbero comunque un po’ ad arrivare. La buona notizia? Un modo più rapido e concreto per ridurre lo stress, secondo la scienza, non solo esiste, ma è alla portata di tutti.

COME RIDURRE LO STRESS IN 20 MINUTI—  La via più immediata per ridurre lo stress è tanto facile quanto efficace: fare una passeggiata di 20-30 minuti in un parco pubblico, un bosco, in campagna. Una full immersion nel verde è proprio quello che ci libera più in fretta dallo stress. A dirlo sono diverse ricerche scientifiche.

STRESS? PASSEGGIARE NELLA NATURA LO CANCELLA—  Secondo uno studio del 2019 pubblicato su Frontiers in Psychology, trascorrere solo 20 minuti nella natura fa precipitare i livelli degli ormoni dello stress. Alcuni medici della prestigiosa Università di Harvard hanno reclutato 40 volontari a cui è stato chiesto di trascorrere del tempo in un ambiente naturale, camminando o semplicemente restando seduti, per almeno 10 minuti, 3 giorni alla settimana per 2 mesi. I loro livelli ormonali sono stati misurati da campioni di saliva prima e dopo i loro incontri con la natura. Da qui la scoperta che trascorrere almeno 20-30 minuti immersi in un ambiente naturale era associato a un calo importante dei livelli di cortisolo (l'ormone dello stress). "L'orario e altre condizioni non  influenzano i livelli di stress", spiegano i ricercatori. "Quindi, la prossima volta che avete bisogno di rilassarvi o semplicemente di lavorare sul vostro benessere mentale, trovate un ambiente naturale e passateci un po’ di tempo”.

IL VERDE CALMA I PENSIERI NEGATIVI—  La psicologa Beth Collier, fondatrice della Nature Therapy School, basata sulla terapia all'aperto con i pazienti, ha rivelato al quotidiano The Guardian uno dei migliori benefici del camminare nella natura. "La parte del cervello responsabile dei pensieri negativi e ruminanti - la corteccia prefrontale subgenuale - sembra calmarsi quando ci connettiamo con la natura, il che ci permette di elaborare i problemi".

Anche correre o fare power walking nella natura ha i suoi effetti positivi, secondo lo psicologo William Pullen, inventore della corsa psico-terapeutica: “Abbiamo un cervello pensante e un cervello che agisce. Nei momenti di ansia e depressione, il cervello pensante va in overdrive e genera inutili pensieri ruminanti. Questo può farci perdere la motivazione per quasi tutto. Ma muovendo i nostri corpi, possiamo attivare di nuovo il cervello che agisce. E questo sembra riportare speranza e luce nelle persone. Muoverci può anche combattere la sensazione di essere bloccati e a volte possiamo risolvere un problema, spostandoci letteralmente da A a B. Farlo nella natura è importante, anche se per me è il movimento la vera medicina".

I GENI, LO STRESS, LA NATURA—  "La natura ci aiuta anche a far fronte al dolore", scrivono gli scienziati dell'Università del Minnesota. "Poiché siamo geneticamente programmati per amare alberi, piante, acqua e altri elementi naturali, veniamo assorbiti dalla natura e distratti dal nostro dolore e disagio". E per quanto possa sembrare incredibile, la natura ha anche poteri curativi. Secondo un noto studio, pubblicato negli anni '80 sulla rivista Science, e che ha avuto diverse conferme negli anni, gli individui che si stavano riprendendo da un intervento chirurgico guarivano più velocemente e con meno farmaci, se dalla loro finestra potevano godere della vista di alberi.

LA NATURA CI CONNETTE CON GLI ALTRI—  Infine, una ricerca condotta dall'Università dell'Illinois ha scoperto che chi abita in un'area di edilizia residenziale pubblica urbana con accesso a uno spazio verde sperimenta connessioni molto più forti con i vicini rispetto a chi non ha la stessa fortuna. I residenti con accesso al verde "hanno riferito di conoscere più persone, di provare sentimenti più forti di unità con i vicini, di essere più preoccupati di aiutarsi e sostenersi a vicenda e hanno sentimenti di appartenenza più forti rispetto a chi vive in condomini senza alberi", osservano gli psicologi, secondo cui sviluppare connessioni positive con chi vive nei dintorni è un ulteriore e potente antidoto verso i disturbi dell’umore e lo stress.

 

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