lunedì 18 luglio 2022

LUCE ABBAGLIANTE DA UN BUCO NERO

COSA SAPPIAMO

Dopo i frammenti spaziali provenienti da un altro mondo, un gruppo di astronomi provenienti da diverse parti del mondo ha fatto una scoperta che ha dell’incredibile. Un buco nero dalle dimensioni notevoli produce un fascio di luce abbagliante. Secondo i calcoli degli esperti questo corpo celeste ha una massa 3 miliardi di volte maggiore di quella del Sole. Si tratta di un dettaglio scoperto solo ora, dopo decenni di ricerche. Il merito va a un team di ricercatori che fanno capo all’Australian National University. Nello specifico, si tratta di un buco nero supermassiccio in grado di generare una luminosità 7 mila volte più potente della Via Lattea. Il nome scientifico del corpo celeste è J1144.

Le dimensioni straordinarie

Negli ultimi 9 mila milioni di anni, il buco nero che produce una luce abbagliante ha avuto una crescita molto più rapida. In questo modo assorbe una quantità di materia al secondo pari a quella della Terra. Il corpo celeste studiato dagli astronomi manda luce a più lunghezze d’onda. Questo fa di lui un quasar. Con questo termine si intende un ammasso galattico attivo, di norma posizionato a grandi distanze dal nostro pianeta e molto luminoso. Secondo le stime, J1144 è circa 500 volte più grande del buco nero nella nostra galassia e produce una luce abbagliante. È talmente grande che “le orbite dei pianeti del nostro sistema solare rientrerebbero tutte nel suo orizzonte degli eventi, senza possibilità di sfuggire all’attrazione gravitazionale”, ha dichiarato Samuel Lai, coautore dello studio.

Perché si è scoperto solo ora

La distanza del buco nero non ha permesso la sua individuazione prima del 2022. Infatti, è posizionato a 18 gradi sopra il piano della nostra galassia. Le dimensioni notevoli, quindi, non sono bastate: “La ricerca di oggetti distanti diventa molto difficile quando si guarda vicino al disco della Via Lattea. Ci sono così tante stelle in primo piano che è molto difficoltoso trovare le rare sorgenti di sfondo”, ha aggiunto lo scienziato. L’oggetto astronomico in questione ha una magnitudine visiva di 14,5. Si tratta di un dato che misura quanto un oggetto apparirebbe luminoso a chi osserva dalla Terra. Un dettaglio che permette di ammirarlo anche a chi non è un esperto in materia, a patto che abbia l’attrezzatura adeguata. “Gli astronomi hanno cercato oggetti simili per più di 50 anni trovando migliaia di oggetti più deboli, ma questo oggetto incredibilmente luminoso era passato, fino ad oggi, del tutto inosservato. Ora vogliamo sapere perché è così diverso: è successo qualcosa di catastrofico? Forse due grandi galassie si sono scontrate tra loro incanalando molto materiale nel buco nero per alimentarlo”, ha invece detto Christopher Onken, coautore della pubblicazione scientifica. Insomma, le ricerche non sono finite e gli effetti potrebbero essere significativi. Non resta che attendere ulteriori sviluppi e alzare gli occhi al cielo per ammirare l’incredibile spettacolo della natura. Intanto, può tornare utile un focus sul buco nero che potrebbe riscrivere l’origine delle galassie.

Post in evidenza

AUGURI A…

TERENCE HILL Compie oggi 85 anni il mitico TERENCE HILL. Terence Hill, pseudonimo di Mario Girotti, è un attore e regista italiano. Ha inizi...