martedì 15 novembre 2022

AUGURI A

SOFIA GOGGIA

di Arianna Nardi (fonte Gazzetta dello sport)

Sofia Goggia, 30 anni oggi, campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di tre Coppe del Mondo di discesa libera e di due medaglie mondiali, si prepara al suo esordio stagionale. Dopo la cancellazione delle due discese libere di Zermatt-Cervinia, la sua stagione partirà probabilmente dalle gare in Nord America, che si disputeranno alla fine del mese con gli appuntamenti di Killington e Lake Louise, location quest’ultima dove lo scorso anno si è affermata in discesa libera (due successi) e in SuperG.

Sofia Goggia è solita allenarsi molto presto e per non interferire con l’attività turistica si reca alle seggiovie nell’orario di apertura (intorno alle 5:30). “Quando ci alziamo così presto, l'intera giornata va di pari passo con l’allenamento”, ha spiegato in la sciatrice. “Torniamo in hotel e mangiamo alle 12:00. Nel pomeriggio faccio fitness - seguito da un’ora di tempo libero - fisioterapia, video-analisi dell’allenamento, vado a trovare gli skimen e in un lampo è già ora di cena. Con il mio team siamo impegnati dalle 5 del mattino alle 22:00”. Il lungo diario di giornata della sciatrice.

Quando non si scia è tutto incentrato invece sulla preparazione atletica, che svolge a Verona. Prima di colazione si dedica al riscaldamento, con l’allenamento vero e proprio che inizia alle ore 8 e si conclude prima di pranzo: ma non è tutto. C’è infatti un secondo allenamento nel pomeriggio, che si estende dalle 16:30 alle 19. "Faccio attività accessorie a quella che alleniamo in palestra, ovvero forza, potenza e agilità”, le parole di Sofia. "Di solito scelgo tra pattinaggio, skiroll e ciclismo, attività secondarie che però costituiscono un buon allenamento e che permettono di divertirsi”. “Ero in una forma fisica davvero disastrosa quando ho vinto alle Olimpiadi ma ero calma e rilassata, consapevole di aver lavorato al meglio delle mie capacità”, ha confessato Sofia Goggia che grazie a quell’esperienza ha realizzato quanto sia importante il potere della mente nello sport. “A un certo punto della tua carriera fai la differenza anche e soprattutto con il lavoro mentale. Inoltre, provare ad aggiungere sempre qualcosa in più ti permette di stare al passo con i tempi”. Fra le attività preferite di Sofia per staccare la spina dal frenetico mondo dello sport c’è la lettura. “Mi piace leggere e vorrei farlo di più anche se non ho molto tempo a disposizione”, ha dichiarato. “In un anno riesco a leggere almeno una decina di libri. Leggo di tutto, dalle novelle ai romanzi. Dai thriller ai classici della letteratura inglese”. Fra le sue autrici preferite ci sono Jane Austen, Virginia Woolf ed Emily Dickinson”. “Nell’ambiente sportivo c’è carenza di cultura. Nel senso che noi atleti siamo sempre così impegnati da non aver tempo di seguire un percorso scolastico lineare”, la riflessione di Sofia Goggia che si è diplomata al liceo scientifico e adesso, nonostante i numerosi impegni, ha deciso di iscriversi all’università per completare il proprio percorso di studi. “Mi sono diplomata allo scientifico e ora sono iscritta a Scienze Politiche. Sono determinata a raggiungere la laurea, è un traguardo a cui tengo molto. Ho già dato cinque esami”. Per trovare la pace interiore, Sofia Goggia ha un posto speciale dove si rifugia abitualmente: una baita in Valle d'Aosta situata a 2200 metri d'altezza, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. “Non c'è elettricità o acqua corrente. La luce viene da una lampada a olio e mi lavo nel ruscello”, ha raccontato. Insomma, un luogo ideale per godersi il meritato relax quando non ci sono gare e, a proposito di godersi del tempo fra la natura, Sofia Goggia ama particolarmente andare in bici. Di recente si è appassionata anche di e-bike: “la adoro e voglio fare delle belle gite in montagna ogni fine settimana in cui sono a casa”.


 

Post in evidenza

ATALANTA NELLA STORIA, MILAN ELIMINATO…

…ITALIA 5 SQUADRE IN CHAMPIONS  Dopo il successo di 3-0 all'andata a Anfield, gli uomini di Gasp tra le prime quattro di una coppa europ...