giovedì 12 gennaio 2023

CASA DEI VETTII

RIAPERTURA EPOCALE DOPO20 ANNI

La Casa dei Vettii riapre al pubblico dopo vent’anni: la casa simbolo di Pompei, considerata uno dei massimi esempi d’arte romana del I secolo, viene restituita al pubblico per la prima volta nella sua interezza, dopo una lunga e travagliata opera di restauro. Quello della Casa dei Vettii è stato un cantiere complesso, che ha coinvolto archeologi, architetti, restauratori, ingegneri, strutturisti e anche esperti di giardinaggio. La sfarzosa domus romana della Regio VI si può finalmente ammirare in tutta la sua complessità architettonica, dal giardino del peristilio – restaurato con l’inserimento di copie delle statue originali – fino ai suggestivi ambienti del quartiere servile, che aprono una finestra inedita sui costumi del mondo romano.

LA CASA DEI VETTII RIAPRE DOPO 20 ANNI

Riapre la casa simbolo del Parco Archeologico di Pompei: per la prima volta dopo vent’anni di chiusura, la Casa dei Vettii torna visitabile in tutto il suo splendore. Dopo la parziale riapertura del 2016, circoscritta agli ambienti di ingresso della domus, si potranno finalmente ammirare gli sfarzosi arredi pittorici e scultorei delle diverse stanze della casa appartenuta ai due ricchi liberti Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus.

Scavata tra il 1894 e il 1896, la Casa dei Vettii ospita vivide testimonianze dei costumi di epoca romana, ed è un mirabile esempio della mobilità sociale del tempo, resa possibile anche grazie alla ricchezza del territorio su cui sorgeva l’antica Pompeii. La vicenda dei due proprietari della domus, ex schiavi divenuti ricchi grazie al commercio del vino, si riflette nella straordinaria ricchezza degli ambienti. Non mancano, d’altra parte, le tracce della vita delle classi meno abbienti, come l’ambiente adiacente alla cucina, decorato con quadretti erotici, che si ipotizza fosse in uso per l’esercizio della prostituzione.

IL RESTAURO DELLA DOMUS SIMBOLO DI POMPEI

Intrapreso nel 2016 sotto la direzione di Massimo Osanna, il nuovo progetto di restauro è stato definito “uno dei cantieri più complessi nel panorama dei beni archeologici degli ultimi decenni”: architetti, strutturisti, giardinieri, archeologi ed esperti dei più diversi settori hanno apportato il loro contributo. Un esempio è il giardino del peristilio, che è stato restaurato con l’inserimento delle copie delle statue originali – tra le quali spicca una statua di Priapo definita unica nel suo genere – e che oggi ospita delle antiche specie vegetali riprodotte in vivaio all’interno del Parco. “È una riapertura epocale che segna il termine di una storia di restauro lunga e travagliata”, dichiara Osanna, oggi Direttore Generale dei Musei, che sottolinea: “Il tutto è stato gestito, dalla progettazione agli interventi, con le forze interne del Parco. Un passaggio fondamentale che suggella l’autonomia e il successo della gestione ordinaria di Pompei, ormai esempio riconosciuto a livello internazionale”.

CASA DEI VETTII: LA “CASA MUSEO” DELLA ROMANITÀ

“La casa dei Vettii è la storia del mondo romano rinchiusa in una casa, la ‘casa museo’ della romanità”, sottolinea il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: “Ci troviamo affreschi mitologici e sculture in bronzo e in marmo, di eccezionale qualità artistica”, spiega Zuchtriegel, “ma anche la vita economica e sociale della città”. La casa dei due ex schiavi divenuti ricchi grazie al commercio, con le sue vivide testimonianze a colori, lascia intravedere un inedito spaccato di vita delle classi sociali meno abbienti, come già avvenuto con la scoperta della stanza degli schiavi nella grande villa suburbana di Civita Giuliana. “Diventano ricchi con il commercio di prodotti agricoli del territorio intorno a Pompei”, spiega il Direttore del Parco, “ma quanto pare nella loro casa fu esercitata anche la prostituzione, da parte di una schiava greca, che apparteneva ai gruppi più deboli della società”. “La riapertura della Casa dei Vettii”, dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, “è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent’anni” – un “autentico regalo al mondo”, nelle parole del Ministro.

 

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