lunedì 2 gennaio 2023

I 5 ALIMENTI PIU' SOSTENIBILI DEL PIANETA

ECCO QUALI SONO 

di Anna Castiglioni (fonte Gazzetta dello Sport)

Mangiare sano spesso vuol dire consumare alimenti sostenibili per noi e il pianeta. Ne è un esempio la dieta mediterranea, che include alimenti di stagione e del territorio. Ma cosa significa scegliere alimenti sostenibili? Evitare gli sprechi, optare per cibi freschi e limitare quelli processati, seguire la stagionalità di frutta e verdura e fare attenzione alla provenienza di ciò che si acquista. I legumi sono la fonte proteica più sostenibile. Nonostante siano un alimento salutare, è uno dei meno consumati a tavola dagli italiani. I legumi rappresentano un'ottima fonte proteica, ricca di fibra, quindi nella dieta quotidiana possono sostituire carne e pesce. Secondo le indicazione della Società Italiana di Nutrizione Umana, andrebbero consumati dalle 3 alle 5 volte a settimana. Le porzioni consigliate sono 50 grammi per i legumi secchi, mentre per quelli freschi, surgelati o in scatola la porzione è di 150 grammi. Qualche suggerimento per cucinarli? In umido con il pomodoro, nelle zuppe in aggiunta a cereali e verdure, freddi in insalata, saltati in padella con le verdure e in versione cremosa come humus e paté.

Per inserire alimenti sostenibili nella propria dieta, il consiglio è sempre quello di variare il più possibile. Il che significa includere anche carne e pesce, che andrebbero consumati 2-3 volte a settimana. Meglio preferire carni bianche (pollo e tacchino) e pesce allevato o pescato nel Mar Mediterraneo, mentre la carne rossa è da limitare il più possibile. Quelli che molti non sanno è che anche il pesce segue una stagionalità: è importante rispettarla e scegliere le specie ittiche meno conosciute, piuttosto che i classici tonno e salmone.Come per la verdura, anche la frutta che fa bene a noi e al pianeta segue la stagionalità e il luogo di provenienza: se per avere le fragole a gennaio acquistiamo quelle provenienti dal Marocco, non stiamo mangiando un alimento sostenibile, anche se è biologico. Ad oggi, infatti, non sembrano esserci evidenze certe che mostrino un reale vantaggio per la salute degli alimenti biologici, anche se frutta e verdura bio non prevedono l'uso dei pesticidi. Piuttosto può essere utile acquistare frutta e verdura, e in generale alimenti, del commercio equo solidale, che garantisce un trattamento rispettoso dei lavoratori, anche se dall'altra parte del mondo. In generale, variare alimentazione è un buon modo per mangiare sostenibile. Vale in particolare per i cereali: oltre a pasta e riso, i primi piatti preferiti dagli italiani, ci sono orzo, avena, farro, cous cous, mais, miglio, quinoa. Esistono altri alimenti che per il loro contenuto, sono erroneamente considerati dei contorni. È il caso delle patate, spesso considerate un contorno, che contengono amido e appartengono alla categoria dei cereali: in termini nutrizionali dovrebbero sostituire pane e pasta.La regola d'oro per consumare alimenti sostenibili è consumare verdura di stagione e possibilmente a chilometro zero. La globalizzazione ci ha permesso di avere qualsiasi tipo di ortaggio in qualunque giorno dell'anno, di contro ci ha illuso che tutto ciò che mangiamo possa sempre essere disponibile. In realtà, ad eccezione dei surgelati, la natura ha dei tempi piuttosto rigidi, che seguono il clima e la latitudine. Andare al mercato può essere un buon modo per prendere dimestichezza con la stagionalità degli ortaggi.
 

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