sabato 29 aprile 2023

VITAMINA E

ECCO A COSA SERVE

di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)

Preziosa alleata di salute, non è necessario integrare la vitamina E con pool vitaminici: se seguiamo una dieta variata e ricca di alimenti di origine vegetale, avremo a disposizione il pieno che soddisfa il fabbisogno giornaliero.

COS'È LA VITAMINA E—  La vitamina E, chiamata anche tocoferolo, fa parte delle liposolubili, come le A, D e K: per essere assorbite dal nostro organismo, necessitano di una fonte di grassi. Questo è un buon motivo per non eliminarli in modo drastico dalla nostra dieta. "È presente in natura in otto forme differenti, ovvero quattro tocoferoli e quattro tocotrienoli: la forma biologicamente più attiva è l’alfa-tocoferolo", spiega Gaia Gottardi, biologa, nutrizionista. "Assorbita nel lume intestinale, viene incorporata all’interno di particolari strutture dette chilomicroni, veicolata nella vena porta che si collega al fegato, che diventa quindi l’organo di accumulo di questa vitamina".

ANTIOSSIDANTE—  Tra le tante funzioni della vitamina E, la sua capacità di fungere da agente antiossidante. "Il meccanismo è strabiliante: la vitamina dona un atomo di idrogeno ai radicali liberi, riduce l’effetto dannoso che esercitano a livello cellulare. A questo punto entra in azione la vitamina C, regalando un idrogeno alla vitamina E, che si rigenera".

PROTEZIONE—  "La vitamina E è risulta attiva anche nella protezione delle membrane cellulari e dagli affetti della perossidazione. Liposolubile, entra a far parte della struttura della membrana cellulare, la stabilizza e protegge, indipendentemente dalla sua funzione antiossidante". Il fabbisogno giornaliero si aggira intorno a 8-10 mg.

LA CARENZA DI VITAMINA E—  "Una carenza di vitamina E può portare ad aggregazione piastrinica: influenza, infatti, la formazione di prostaglandine, responsabili di una potente azione aggregante".

ECCESSI—  "Un eccesso, favorisce fenomeni di sanguinamento, soprattutto se in concomitanza con terapie di anticoagulanti". Ecco perché non bisogna eccedere con l’integrazione, se non ne abbiamo bisogno.

ALIMENTI—  È semplice fare il pieno di vitamina E: "La ritroviamo in moltissimi alimenti di origine vegetale, abbondanti sulle nostre tavole: oli come quello di girasole, extravergine di oliva, di germe di grano, di mais aggiunti a crudo sulle nostre pietanze e frutta secca, noci, mandorle e nocciole". Anche l’avocado è una fonte di vitamina E così come i semi, soprattutto quelli di girasole, e poi spinaci, asparagi e pomodori.

COSMESI—  Trova impiego anche nelle formulazione cosmetiche, soprattutto nei prodotti per l’abbronzatura:  "la vitamina E prepara la pelle all’esposizione solare e combatte il processo di invecchiamento".

 

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