venerdì 5 maggio 2023

DIABETE E SPORT

UN PROGETTO MULTI REGIONALE PER MIGLIORARE LA SALUTE

Diabete e sport: che l’attività fisica sia un efficace strumento per la prevenzione e per la cura del diabete di tipo 2 è noto da oltre vent’anni. I benefici dell’attività di tipo aerobico riguardano tutti gli aspetti della sindrome metabolica e sono chiaramente documentati: la riduzione della massa grassa, soprattutto viscerale, l’aumento della sensibilità insulinica, la riduzione della pressione arteriosa, dell’emoglobina glicata, del colesterolo LDL, dei trigliceridi. I risultati complessivi di questi effetti sono la riduzione della mortalità per cause cardiovascolari compresa tra il 30 e il 60% nei vari studi epidemiologici e la riduzione della mortalità da tutte le cause.

Il fitwalking non è una semplice passeggiata, ma un’attività motorio-sportiva per il fitness, la salute e il benessere da praticare in relax, divertendosi. Associata alle normali terapie mediche, aggiunge i benefici dell’attività fisica alla gestione della malattia nelle persone con diabete. I pluri-campioni, e fratelli, Maurizio e Giorgio Damilano, con il contributo di Novo Nordisk nell’ambito del progetto Cities Changing Diabetes, mettono a disposizione le loro conoscenze e metodologie sportive per formare, insieme alle associazioni delle persone con diabete e ai loro coordinamenti regionali, figure capaci di trasmettere una filosofia e insegnare una disciplina che va oltre il semplice stile di vita salutare.

Partendo da questi presupposti medico-scientifici, Maurizio Damilano, il pluricampione olimpico e mondiale di marcia che insieme al fratello Giorgio, anch’egli marciatore di alto livello, ha dato vita in Italia, nel 2008, alla disciplina del fitwalking. In questi anni si è molto avvicinato al mondo del diabete, mettendo a disposizione della comunità medica e dei pazienti le sue competenze e metodologie sportive. Pazienti capaci di insegnare alle persone con diabete come loro a sfruttare al meglio i benefici di questa attività fisica per migliorare il controllo della loro malattia.

Il fitwalking, infatti, è un modo sportivo di camminare. Come sottolinea Maurizio Damilano: «Non è sufficiente camminare per fare al meglio la passeggiata, il trekking, lo sport, il tour culturale e turistico o l’attività salutistica, ma è necessario camminare bene, ossia camminare osservando una corretta meccanica del movimento, acquisita conoscendo e praticando la tecnica del fitwalking. Una tecnica semplice ma indispensabile per trasformare il normale camminare in forma sportiva e adatta a tutti».

L’idea è stata raccolta da Cities Changing Diabetes, progetto realizzato con il contributo di Novo Nordisk e per il quale Damilano e il suo team hanno già sviluppato specifici percorsi per camminare dedicati alle persone con diabete. Il programma Cities Changing Diabetes, lanciato nel 2014 dalla University College of London, Steno Diabetes Center of Copenaghen con il supporto dell’azienda danese Novo Nordisk è stato creato per affrontare i determinanti sociali e culturali che possono aumentare le malattie croniche in ambito urbano, attraverso l’analisi e lo studio delle vulnerabilità delle persone e delle comunità che vivono nei differenti contesti urbani per cercare azioni concrete che possano stimolare sani stili di vita. La possibilità di sfruttare la camminata a passo svelto – il fitwalking – in associazione alla terapia farmacologia e a una alimentazione corretta, è ideale per le persone con diabete, con un beneficio derivante dalla pratica indipendente dall’età del paziente e dalla durata della malattia. Si tratta di una attività che, se opportunamente modulata, può essere praticata da tutti senza controindicazioni. I benefici che si ottengono da una pratica sportiva costante, permettono una migliore qualità di vita dei pazienti associata spesso a una riduzione dei farmaci impiegati.

L’associazionismo che si sviluppa anche tramite i gruppi del cammino rappresenta per le città una risorsa incredibile a costo zero. Camminare insieme facilita la socializzazione e migliora l’autoconsiderazione e la cura di sé. Per questo il progetto si pone come bridge all’interno della rete sociale in sintonia con le Amministrazioni locali. L’esercizio fisico è certamente un efficace strumento di prevenzione del diabete perché offre la possibilità di ridurre la comparsa della malattia diabetica e di altre malattie, in particolare quelle cardiovascolari e cardiometaboliche. I benefici dell’esercizio fisico sono molteplici. In generale, migliora la qualità della vita, mantiene livelli di fitness adeguati, rafforza l’apparato muscolare e aumenta l’autostima e il senso di benessere psicologico. Il progetto lanciato lo scorso anno coinvolgendo centri piemontesi, lombardi, liguri ed emiliani, si allarga in questo secondo atto, coinvolgendo anche centri veneti, laziali, campani, pugliesi e calabresi, aprendo la strada ad uno sviluppo coerente in tutte le regioni italiane. Due fasi caratterizzeranno l’avvio del progetto: un primo incontro teorico, in cui teams progettuali ed operativi provenienti dalle diverse regioni italiane si confronteranno portando esperienze virtuose e riproducibili, ed un secondo pratico e locale, con la conduzione di Maurizio Damilano, in un parco cittadino in cui si imparare e formare il gruppo di fitwalking che, una volta avviato, camminerà da solo, sempre con la supervisione costante del campione olimpico.

 

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