(Fonte Gazzetta dello Sport)
Una mela al giorno? No, c'è un altro frutto che, secondo numerosi studi e ricerche scientifiche, leva il medico di torno. Soprattutto se si tratta di combattere l'infiammazione sistemica del corpo, il colesterolo, rinforzare il sistema immunitario e migliorare le capacità aerobiche.
Parliamo dei mirtilli: se è vero che la maggior parte della frutta e della verdura sono fonti di preziosi antiossidanti, nello specifico, queste bacche sono ricche di un particolare tipo di antiossidanti, gli antociani, in grado di ridurre i radicali liberi nel corpo responsabili di alcune malattie come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e persino il declino neurologico. Tra l'altro, sono proprio gli antociani, con i loro pigmenti, a dare ai mirtilli quel tipico colore blu.
MIRTILLI CONTRO IL COLESTEROLO— Uno dei modi in cui i mirtilli possono ridurre il rischio di malattie è abbassando i livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue. Una ricerca pubblicata su The Journal of Nutrition ha rilevato che i partecipanti che avevano consumato mirtilli riportavano livelli di colesterolo LDL più bassi del 27% in sole 8 settimane, abbassando il rischio di sindrome metabolica e di altre malattie cardiovascolari.
I mirtilli possono anche stabilizzare lo zucchero nel sangue, essendo un’ottima fonte di fibre: una tazza ne contiene circa 4 grammi. Inoltre, uno studio del 2018 ha scoperto che gli atleti che consumavano mirtilli mostravano un miglioramento del tempo di prestazione fisica e del VO2 max. Secondo gli autori, i polisaccaridi presenti nel frutto avrebbero la capacità di migliorare il metabolismo aerobico e la resistenza all’esercizio, indipendentemente dall'affaticamento.
VITAMINA M— Last but not least, i mirtilli forniscono un buon apporto di vitamina C, circa il 15% della dose giornaliera raccomandata in un sola porzione, che corrisponde a una tazza. E sappiamo che sono un potente antiossidante che può dare benefici al sistema nervoso e a quello immunitario.
QUANDO EVITARE I MIRTILLI— Attenzione: il superpotere dei mirtilli non va bene per tutti: i mirtilli sono infatti ricchi di vitamina k, anch'essa preziosa. Ma chi assume anticoagulanti, come il warfarin, è meglio che non assuma fonti di vitamina K come i mirtilli, senza parlarne col medico, visto che questa svolge un ruolo chiave nella coagulazione del sangue e potrebbe influenzare l’azione fluidificante del farmaco. Una sola controindicazione per un frutto che ha tanti benefici e che, negli ultimi anni, ha visto aumentare la sua produzione anche in Italia, sia nelle aree vocate, come Trentino e Piemonte, sia nelle regioni meridionali, in particolare in Sicilia, Basilicata e Calabria.