domenica 21 aprile 2024

MANDALA....

...COSA SONO E COME SI USANO

a cura di Luana de Rosa (fonte Tgcom)

Hanno origini antiche. I monaci tibetani li realizzano con sabbia colorata. In Occidente sono famosi sotto forma di disegni da colorare. Utili per la concentrazione e contro lo stress. Grazie ai libri da colorare, i mandala hanno conquistato popolarità anche in Occidente. Ma da dove vengono, a cosa servono e come si realizzano? Quelli tradizionali non si colorano su carta ma vengono creati con sabbia colorata e durano per un tempo limitato, ricordando così che nulla dura per sempre. Strumento di meditazione, stimolano la concentrazione e il rilassamento mentale ma i loro significati e le loro simbologie sono molteplici e “si perdono nella notte dei tempi”.

CHE COSA SONO I MANDALA - I mandala sono rappresentazioni del cosmo che qui in Occidente conosciamo sotto forma di disegni, ma che i monaci tibetani realizzano con finissima sabbia colorata. Dicevamo rappresentazioni dell’universo, ma anche del nostro mondo interiore, che prendono forma granello dopo granello. E nel caso dei disegni, colore dopo colore. I granelli di sabbia utilizzati per crearli hanno tinte diverse, ognuna delle quali rimanda a significati specifici. Pensiamo al bianco, collegato al divino, al trascendente, all’intuizione. O al rosso, legato al coraggio, e ancora il nero, che segnala una fase di riflessione necessaria. E così via tutti gli altri colori.

PERCHÈ SI CHIAMA MANDALA? - Mandala significa in sanscrito cerchio e non è un caso. Si ritiene infatti siano rappresentazioni del cosmo e come spiega mandalaweb, il termine deriva da “Manda, che significa “essenza” e “la”, suffisso che indica un “contenitore”, quindi letteralmente il significato potrebbe essere “contenitore dell’essenza”. La forma a cerchio, a parte il legame con il cosmo, è anche ricca di simbologie perché indica l’unità, la connessione tra ciò che sta al centro e ciò che è periferico.

DOVE NASCE IL MANDALA - Le origini dei Mandala sono molto antiche: secondo quanto riporta Chiara Talè in “I mandala e il viaggio”, sono originariamente associati alla cultura veda, e in seguito sarebbero stati assimilati dal Brahmanesimo “e, suo tramite, dai multiformi sistemi filosofico-religiosi del Buddismo e dell’Induismo.” Se ne trovano tracce in diverse religioni e presso i monaci buddisti tibetani diventano una rappresentazione della transitorietà della vita, tanto da venire realizzati con granelli di sabbia destinati a durare un tempo limitato.

A CHE COSA SERVONO I MANDALA? - Il Mandala a suo modo cerca di rappresentare il Tutto, sia in senso individuale che universale. E attraverso il paziente processo di realizzazione favorisce uno stato meditativo grazie al quale avviene una sorta di purificazione e di catarsi. Il mandala guarisce, connette mondo interiore e mondo esterno, riconnette alla parte più profonda di sé stimolando l’intuizione.

MANDALA: I BENEFICI - I mandala sono divenuti popolari in Occidente perché avrebbero diversi effetti benefici. Quando coloriamo un mandala infatti la mente si focalizza sul processo e migliora così la nostra capacità di concentrarci. E di rilassare i pensieri, mettendoli in “modalità pausa”, come succede nella meditazione. Ricapitolando, ecco i vari benefici:

MANDALA TERAPIA - Grazie ai benefici che portano, in termini di concentrazione e riduzione dello stress, i mandala sono diventati anche degli strumenti terapeutici. Gli psicologi li usano per liberare la mente del loro paziente, contenere i propri pensieri, individuare una chiave di accesso all’inconscio, ridurre il rimuginio con i suoi effetti nefasti anche sull’umore. Infine, i mandala aiutano, attraverso il rilassamento e la concentrazione,  a liberare desideri, sogni e obiettivi di vita.

MANDALA PER BAMBINI - Anche i bambini possono colorare un mandala, in commercio esistono ormai moltissimi libri che li propongono, anche rivisitati in chiave cartoon. Invitate i bambini a colorarli partendo dal centro, spostandosi man mano verso l’esterno. Lasciateli liberi di scegliere le tonalità preferite. Impareranno a concentrarsi e a rilassarsi, come ha dimostrato una ricerca pubblicata da Leslie Ramos Salazar. Lo studio ha preso in esame 106 ragazzi, di cui una parte era stata invitata a realizzare dei mandala. Ebbene, i livelli di ansia di questi ultimi erano decisamente diminuiti rispetto ai dati rilevati prima del test, cosa che non si è verificata per i ragazzi che non avevano colorato il mandala. A dimostrazione che è un’attività che aiuta a rilassarsi e a combattere ansia e stress.

COSA SIGNIFICA COLORARE MANDALA - Colorando un mandala, focalizziamo l’attenzione sul processo creativo, e in questo modo entriamo in una sorta di stato meditativo. Utile per la memoria e per la concentrazione. Ma anche per imparare a gestire meglio le emozioni. E per favorire le capacità intuitive.

COME SI REALIZZANO I MANDALA - Generalmente il mandala va realizzato partendo dal centro per poi svilupparlo verso l’esterno. Una direzione che a quanto pare favorisce l’apertura nei confronti del mondo e la conoscenza di sé. Nelle popolari versioni da colorare, è sufficiente riempire di colore il disegno già tracciato, partendo sempre dal centro. Ma volendo, potete anche provare a disegnare da soli il mandala, prendendo ispirazione da disegni pronti e sviluppando man mano le vostre versioni personalizzate.

COME SI LEGGE UN MANDALA - Leggere un mandala non è così semplice perché ogni colore, forma, simbolo ha un suo significato. È vero che i diversi colori celano simbologie specifiche ma il tutto va interpretato tenendo conto del vissuto della persona. Possono tornare utili, in tal senso, alcune tecniche di interpretazione che aiutano a leggere il mandala in modo intuitivo. Impararle, affidandosi a qualche professionista, potrebbe essere interessante.

COME FUNZIONANO I MANDALA DELLE TABELLINE - Avete mai sentito parlare dei mandala delle tabelline? Si tratta di cerchi numerati da 0 a 9 che vanno compilati unendo i vari punti. Bisogna innanzitutto scegliere la tabellina di un numero e compilare una scheda apposita. Poi, partendo dal primo numero della scheda, si uniscono i punti del disegno, fino ad ottenere il mandala completo. Supponendo di voler compilare la tabellina del 4, si parte dallo 0, lo si unisce al 4, si unisce quest’ultimo all’8, e quest’ultimo al 12 e così via fino al completamento della tabellina, e quindi fino al 40. Un metodo molto utile e divertente per insegnare le tabelline ai bimbi.

 

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