a cura di Alessandro Cozzolino ( pagina Instagram @thefootballfeelings_)
*società*
la società disunita formata da ibrahimovic, cardinale, elliott, furlani e moncada ha sempre avuto idee confuse e distorte. a partire dalla scelta dell’allenatore a inizio anno, con una prima indecisione tra lopetegui e fonseca, fino all’esonero di quest’ultimo per rimpiazzarlo con un deludente conceicao. una campagna acquisti estiva e invernale onerosa, ma che non ha portato alcun vantaggio. e soprattutto addii, come quelli di de ketelaere e kalulu che hanno solamente avvantaggiato le concorrenti. siamo sicuri che mandare via maldini sia stata la scelta più giusta?
*allenatori*
Paulo Fonseca e sergio conceicao, con l’addio sempre più probabile di quest’ultimo ( nonostante la vittoria della supercoppa), sono stati i primi allenatori portoghesi nella storia del milan, ma visto l’andamento, saranno probabilmente gli ultimi. sia il primo che il secondo non sono risuciti a valorizzare i giocatori e a trasmettere loro l’importanza della maglia. fonseca ha surclassato i veterani come leao e theo hernandez, ma ha voluto dare spazio ai giovani. conceicao, al contrario, ha lasciato perdere i giovani come camarda e ha schierato quasi sempre formazioni differenti. la continuità non è la parola giusta per descrivere il milan quest’anno. pioli avrebbe fatto meglio?
*giocatori*
ultimi ma non meno significativi, i giocatori. i veterani, come theo, maignan o leao non sono stati in grado di far capire ai nuovi arrivati l’importanza della parola squadra. i nuovi acquisti, come joao felix, gimenez, emerson o pavlovic in molte partite erano quasi invisibili e ci sono stati più errori anziché le buone giocate. si parla già di addio certo in estate per molti di loro, una squadra che punterà alla rivoluzione totale e che ha bisogno di trovare dei leader. quanto manca uno come sandro tonali a questo milan?