(fonte Gazzetta dello Sport)
L'asma è una malattia cronica delle vie respiratorie che provoca l'ostruzione dei bronchi a causa di un processo infiammatorio, riempiendosi di liquido e producendo un eccesso di muco. Oggi, 6 maggio, è la giornata mondiale dell'asma e anche in Italia ci saranno diverse iniziative per promuovere la conoscenza di questa malattia e le attività di controllo.
ASMA E SPORT— L'asma va monitorata nel tempo e dura per sempre, ma non è una condizione invalidante o che deve limitare le attività soprattutto nei bambini. Spesso tra i genitori prevale la credenza che praticare sport non sia possibile per i bambini con l'asma. In realtà non solo è possibile ma è anche consigliato dagli esperti. In primo luogo perché l'esercizio fisico rinforza i muscoli respiratori, migliorando così la tolleranza allo sforzo. Inoltre perché aiuta a tenere sotto controllo il peso, un aspetto importante per chi soffre d'asma che dovrebbe cercare il più possibile di evitare di ingrassare perché il sovrappeso amplifica i sintomi asmatici. Non ci sono quindi limiti particolari nel praticare sport pur soffrendo d'asma anche da bambini. Tutti gli sport si possono praticare, ovviamente con le dovute precauzioni e controlli, mantenendo costante il percorso terapeutico prescritto. In particolare sono da preferire attività di tipo aerobico che aiutano a ridurre l'infiammazione e hanno effetti positivi sulla capacità respiratoria.
SPORT VIETATI— Ci sono però delle attività sportive che sono sconsigliate a chi soffre d'asma, in particolare tutte quelle svolte in condizioni estreme come parapendio, alpinismo, deltaplano, immersioni perché non solo presentano difficoltà per le condizioni in cui vengono svolte che potrebbero creare sofferenza in chi soffre d'asma, ma si svolgono spesso in zone dove sarebbe complicato raggiungere immediatamente dei soccorsi in caso di problemi.
I CONSIGLI— In generale per un bambino che soffre d'asma prima di iniziare l'attività fisica è consigliabile confrontarsi con il proprio medico per una valutazione fisica personale che possa identificare l'attività sportiva più adatta. Se si soffre d'asma prima di iniziare un'attività fisica all'aperto è importante monitorare l'ambiente per verificare la presenza di pollini, inquinamento o umidità elevata che potrebbe scatenare un attacco d'asma. Inoltre si potrebbe incorrere in una forma d'asma da sforzo che può però essere evitata con le giuste precauzioni e una preparazione adeguata. Attenzione e monitoraggio devono proseguire anche dopo l'attività fisica, controllando cambiamenti nel respiro, tosse, o l'insorgenza di un senso di costrizione toracica che potrebbe portare alla necessità di intervenire con il farmaco d'emergenza. È consigliabile non fermarsi in modo brusco ma ridurre gradualmente l'intensità permettendo al corpo di adattarsi.