mercoledì 27 agosto 2025

COME ADDORMENTARSI PRIMA CON LO YOGA DELLE MANI

COSA E' IL MUDRA

(fonte Libero)

Tra le pratiche yoga più affascinanti e meno conosciute ci sono i mudra, i cosiddetti gesti delle mani che da secoli vengono utilizzati per favorire l’equilibrio interiore. Oggi diversi insegnanti di yoga e studi preliminari suggeriscono che alcuni mudra possano avere effetti positivi anche sul riposo notturno, aiutando a calmare la mente e a predisporre il corpo al relax. Inserire un mudra per migliorare il sonno nella propria routine serale non significa affidarsi a una formula magica, ma adottare un gesto consapevole che può diventare parte di un rituale efficace contro insonnia e risvegli frequenti.

Cosa sono i mudra

La parola mudra deriva dal sanscrito e significa letteralmente “sigillo” o “gesto”. Nella tradizione dello yoga e dell’ayurveda indica particolari posizioni delle mani e delle dita che hanno lo scopo di canalizzare l’energia vitale e di favorire il benessere psicofisico. Non si tratta quindi di semplici movimenti estetici: i mudra sono considerati vere e proprie “chiavi energetiche” che attivano specifiche connessioni tra corpo, mente e respiro. Oggi vengono riscoperti anche in chiave moderna, come tecniche di rilassamento complementari, adatte ad accompagnare la meditazione o la pratica di yoga dolce. Il collegamento con il sonno è evidente: la qualità del riposo dipende in gran parte dal livello di rilassamento raggiunto prima di coricarsi. Eseguire un mudra per migliorare il sonno significa predisporre il sistema nervoso a una fase di calma, rallentando battito e respiro e riducendo le tensioni accumulate durante la giornata.

I benefici per il riposo notturno

Molti disturbi del sonno hanno origine da stress, ansia o iperattività mentale. Quante volte capita di mettersi a letto stanchi, ma con la testa piena di pensieri che non lasciano spazio al sonno? In questi casi i mudra possono rappresentare un piccolo ma efficace aiuto naturale. Il loro beneficio principale consiste nel portare l’attenzione sul gesto e sul respiro, creando una condizione di mindfulness spontanea. L’attenzione si sposta dalle preoccupazioni alla percezione delle mani e del respiro: questo semplice cambio di focus riduce l’attività mentale e facilita l’ingresso in uno stato di calma. In più, la stimolazione di determinati punti delle dita e dei palmi favorisce la distensione muscolare, migliora la circolazione e, secondo la tradizione yogica, armonizza il flusso di energia. Tutti fattori che contribuiscono a preparare corpo e mente a un riposo più rigenerante.

I mudra per migliorare il sonno

Non tutti i mudra hanno lo stesso effetto: alcuni sono stimolanti, altri invece inducono rilassamento. Tra i più consigliati per chi soffre di insonnia o risvegli frequenti ci sono tre gesti in particolare.

Gyan (Jnana) Mudra

È probabilmente il mudra più conosciuto: si esegue unendo la punta dell’indice e del pollice, mantenendo le altre dita distese. È chiamato anche gesto della saggezza perché favorisce la concentrazione e la chiarezza mentale. Prima di dormire, il Gyan Mudra aiuta a ridurre il rimuginio eccessivo, calmando i pensieri che spesso impediscono di addormentarsi. È particolarmente utile per chi soffre di ansia da prestazione o di preoccupazioni legate al lavoro.

Shakti Mudra

Questo gesto prende il nome da Shakti, l’energia femminile, e viene spesso associato alla forza interiore e alla calma profonda. Si esegue unendo i mignoli e gli anulari tra loro, piegando i pollici all’interno del palmo e mantenendo distese le altre dita. Il risultato è una posizione raccolta e protettiva che favorisce la sicurezza interiore. È considerato il mudra più specifico contro l’insonnia: rilassa il diaframma, calma la mente e induce un respiro lento e regolare.

Prana Mudra

Conosciuto come sigillo dell’energia vitale, si ottiene unendo pollice, anulare e mignolo, lasciando libere le altre dita. Questo mudra ha un effetto equilibrante: di giorno stimola vitalità e concentrazione, mentre di sera, se eseguito con respiro lento, contribuisce a dissipare stanchezza mentale e tensioni. È ideale per chi si sente spossato ma non riesce a rilassarsi completamente.

Come praticare i mudra prima di dormire

Uno degli aspetti più interessanti dei mudra è la loro semplicità: possono essere eseguiti da chiunque, in qualunque momento e senza bisogno di attrezzi particolari.

Per favorire il sonno, l’ideale è inserirli in una routine serale. Bastano pochi minuti: sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda, chiudere gli occhi, scegliere il mudra preferito e mantenere la posizione per almeno cinque-dieci minuti. Durante la pratica è importante respirare lentamente, inspirando ed espirando con regolarità, e lasciando che i pensieri fluiscano senza soffermarsi su di essi.

Per potenziarne gli effetti, si può associare la pratica a una breve meditazione guidata, a una musica rilassante o a una tisana calda. L’importante è che diventi un rituale costante: più si ripete, più il corpo e la mente associano quel gesto al momento del rilassamento pre-sonno.

Integrare i mudra in una routine serale completa

Per ottenere il massimo beneficio, i mudra vanno inseriti all’interno di una routine serale ben strutturata. Ecco alcune idee:

fare un po’ di digital detox almeno mezz’ora prima di andare a dormire: niente schermi, social e gadget tech a cui dedicarsi;

iniziare con qualche minuto di stretching leggero o di yoga dolce, utile per sciogliere le tensioni accumulate;

proseguire con esercizi di respirazione (pranayama), come la respirazione diaframmatica o la respirazione alternata;

concludere con il mudra prescelto, mantenendolo finché ci si sente a proprio agio.

Questa sequenza diventa un vero e proprio “rituale della buonanotte” che segnala al corpo che è giunto il momento di rallentare. Nel tempo, l’associazione mentale tra questi gesti e il sonno si rafforza, rendendo più semplice addormentarsi.

 

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