sabato 29 agosto 2020

BAGHERIA

IL GIOIELLO BAROCCO DELLA SICILIA

Conosciuta anche come la Città delle Ville, Bagheria si trova sulla costa tirrenica della Sicilia, a pochi chilometri da Palermo. È un piccolo gioiello del Barocco che, proprio per la sua bellezza, ha ispirato artisti e registi che, con le loro opere, l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo.
Meta estiva dell’aristocrazia palermitana, oggi ospita una moltitudine di ville in stile Barocco, quasi tutte del XVIII secolo. La più antica è Palazzo Butera-Branciforti, costruita nel 1658, mentre la più famosa è la settecentesca Villa Palagonia, visitata nel 1787 anche da Johann Wolfgang von Goethe.
Questo edificio è molto particolare ed è celebre per essere uno dei monumenti Barocchi più incredibili, ma anche più bizzarri che esistano in Italia. Viene chiamata anche “Villa dei Mostri” per le numerose statue di nani e di creature demoniache che la adornano, tutte come se fossero sotto un mistico, ma affascinante incantesimo. Quando Goethe visitò la villa ne rimase talmente colpito da coniare un neologismo: “pallagonico” per indicare un’opera deforme, folle e caotica.
L’artista Renato Guttuso, che a Bagheria è nato, lo definì “il luogo dei miei giochi da bambino” e realizzò ben tre opere dedicate a questa villa: “Il ratto – Villa Palagonia”, “Il portone murato” e “Spes contra Spem”. Piacque tanto anche a Salvador Dalì, che dichiarò di volere acquistare Villa Palagonia per i periodi di villeggiatura in Sicilia. Insomma, una vera chicca.
Ma non è l’unica bella villa di Bagheria. Ci sono anche Villa Valguarnera e Villa Spedalotto, dove vennero girate alcune scene del film “Johnny Stecchino”, e Villa Cattolica, che oggi ospita il museo comunale dedicato a Guttuso, dove sono custodite svariate opere dell’artista.
Famosa come location per cerimonie e pranzi di nozze è Villa Valguarnera, dove si svolgeranno anche i festeggiamenti per le nozze dell’attrice Dajana Roncione e il cantante degli Radiohead Thomas Edward Yorke. Questa villa non è solo una location per eventi, bensì un complesso monumentale di interesse storico, architettonico e artistico. Ispirata alla vicina vicina Villa Palagonia, anch’essa con elementi derivanti da matrici esoteriche e alchemiche. Molto suggestiva è la balconata che s’affaccia sul golfo di Termini Imerese e sul Monte Catalfano.
Questa villa è riconoscibile in diverse pellicole. Tra tutte, “La dea fortuna”, il film di Fernand Ozpetek che, come per tanti altri film, anche in questo caso le location assumono un ruolo centrale e diventano vere e proprie protagoniste accanto ai personaggi.
Una curiosità a proposito di film: quando Giuseppe Tornatore girò “Baarìa”, volle ambientarlo nella Bagheria di 50 anni fa, la sua città natale. Così, volle ricostruirla con precisione maniacale in Tunisia, non lontano da Tunisi, dove il clima e i colori ricordavano la Bagheria di quei tempi. Nelle immagini ritroviamo infatti la piazza con la chiesa madre (la Madrice), il corso principale (quello originale è lungo 425 metri, mentre ne sono stati riprodotti solo 405), la cattedrale, i negozi, le case e anche la sede del Partito comunista.

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