venerdì 28 maggio 2021

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

NULLA ACCADE DUE VOLTE 
di Vittorio Acquaroli

Il cielo era limpido sul lago di Garda 
l'arancio in fiore aveva labbra rosse
l'ulivo occhi di cotone, il grano dondolava.
Una fanciulla sorse con l'azzurro del giglio
arrossì il nardo e il gelsomino, 
e mi saliva infinito nel petto l'amore.

Al bisbiglio del vento tra gli alberi 
eravamo distesi, nudi amanti. Ci bastava 
coperti di stelle nel silenzio della notte 
in un cerchio di braccia, sognai la bellezza 
trascorse come un sogno. 

Come figura morta che cade, io 
non ebbi più forma. È solo quel volto 
candido, che continua a vivere in quelle acque;
sacre, lei vi bagna i piedi. 

Oh, mio cuore! Lune di memoria
se tornassi, il tuo viale dei cipressi 
gravato di rugiada, qui sepolto. 


 

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