sabato 19 giugno 2021

NBA

CLIPPERS IN FINALE AD OVEST

di Davide Chinellato (fonte Gazzetta dello Sport)

Come si spezza una maledizione che dura da 50 anni? Servono un eroe inatteso e una squadra data per spacciata dopo aver perso la sua stella. I Clippers ce l’hanno fatta: sono in finale di Western Conference per la prima volta nella loro storia, dopo 8 tentativi falliti clamorosamente hanno superato le semifinali. Utah è caduta 4-2, ribaltata in gara-6 con un 131-119 che i Clippers si sono sudati da -25. L’hanno fatto grazie all’eroe che non ti aspetti: Terance Mann, il secondo anno che ha preso il posto in quintetto della star infortunata Kawhi Leonard e che nel momento più importante dell’anno, sul palcoscenico più importante, ha giocato la gara della vita infilando 39 punti, di cui 20 nel terzo quarto per lanciare la rimonta. Epico, come questi Clippers. “Ci avevano dato per spacciati quando Kawhi si è fatto male, invece ce l’abbiamo fatta” dice Paul George da capitano orgoglioso, che ha guidato la squadra a questa impresa con 28 punti, 9 rimbalzi e 7 assist. Leonard non ci sarà nella finale di conference contro Phoenix che comincia domenica alle 21:30 italiane in Arizona: ai Clippers serviranno altri eroi, ma intanto festeggiano quelli di questa impresa.

EROICI—I Clippers sono sembrati spacciati due volte in questa serie: prima quando hanno perso le prime due partite a Salt Lake City, poi quando si è fatto male Kawhi. Si sono rialzati. Con Mann eroe di gara-6, con PG-13 che si prende la rivincita su tutti quelli che lo considerano non all’altezza. Ci sono altri due eroi nell’impresa dei Clippers: Reggie Jackson e Tyronn Lue. Il play che si è guadagnato il posto da titolare nel corso della stagione ha illuminato gara-6 con 27 punti e 10 assist: se Mann è il fenomeno che non ti aspetti, Jackson è il solido giocatore salito clamorosamente di livello nel momento più importante. Come coach Lue: spesso criticato, considerato solo il fantoccio di LeBron quando ha vinto il titolo coi Cavs nel 2016 con la rimonta più clamorosa nella storia delle Finals (completata esattamente 5 anni fa), in questa serie ha dimostrato perché lo scorso anno era uno dei coach più ricercati sul mercato degli allenatori. Ha rifatto la squadra due volte, dopo lo 0-2 iniziale e dopo l’infortunio di Kawhi, e in gara-6 ha portato a scuola Quin Snyder, insistendo sul quintetto piccolo che ha tolto dalla partita Rudy Gobert, il difensore dell’anno, e mandato in crisi l’attacco di Utah. Ha creduto in Mann, ha capito come sbloccare George, ha scoperto Nic Batum (16 punti e 7 rimbalzi) nel ruolo di centro. Da applausi, come questi storici Clippers che hanno festeggiato davanti ai loro tifosi, nello Staples Center per la prima volta pieno, quella che è finora l’impresa più clamorosa della loro storia.

 

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