domenica 22 agosto 2021

RESVERATROLO

ANTIOSSIDANTE CONTENUTO NELL'UVA

di Eugenio Spagnuolo (fonte Gazzetta dello Sport)

Se ne sente parlare spesso in associazione al vino: il resveratrolo è infatti un prezioso antiossidante contenuto nell’uva, i cui benefici si estendono anche a quello che ne è il prodotto più famoso. Ma a parte in un bicchiere di vino, dove possiamo trovare il resveratrolo? E, soprattutto, quali sono i vantaggi che offre alla nostra salute?RESVERATROLO, TUTTI I BENEFICI — Anzitutto cominciamo col dire che il resveratrolo è un polifenolo, cioè un antiossidante, che si può trovare in diverse piante e soprattutto nella buccia di uva rossa, more, ribes e arachidi. La scienza gli attribuisce numerose proprietà. Come antiossidante, il resveratrolo protegge l’organismo dai dannosi radicali liberi. Qualcuno si spinge a dire che abbia anche un effetto sulle rughe (ma è da dimostrare). Sembra invece acclarato che sia un protettore cardiovascolare, in quanto agisce da vasodilatatore riducendo la formazione di coaguli e migliorando la circolazione sanguigna. È noto anche per avere attività antinfiammatoria. A giudicare da alcuni studi sugli animali, contribuirebbe a proteggere dall’artrite infiammatoria. Aiuta a mantenere stabili i livelli di glucosio. Prevenendo la resistenza all’insulina, migliora il suo utilizzo in forma di energia. Dunque può avere un effetto energetico. Secondo alcuni studi svolgerebbe poi un’azione positiva sul colesterolo e i grassi.

DOVE SI TROVA? — Questo potente antiossidante si trova principalmente nella buccia e nel succo d’uva, dunque nel vino, nelle more e in misura minore nelle arachidi. Le bucce d’uva sono le più ricche di resveratrolo. E il vino rosso è molto più ricco di resveratrolo rispetto al vino bianco o rosato. Anche il succo d’uva ne contiene un bel po’, a seconda che si utilizzi o meno l’uva intera, da 1,14 a 8,69 mg per litro. Le bacche come more e mirtilli hanno un contenuto elevato di resveratrolo: 140 picomoli per grammo. Tuttavia, la quantità di resveratrolo varia notevolmente a seconda dell’origine e del metodo di coltivazione. E perché questo polifenolo resti integro bacche e mirtilli vanno consumati crudi (in cottura il suo contenuto si riduce). Last but not least, ce n’è un po’ anche nelle arachidi: 100 grammi ne hanno tra 0,0025 e 0,065 mg. Vale anche per il burro di arachidi dove se ne trova in media tra 0,04 e 0,12 mg per 150 grammi.

RESVERATROLO: IL SUO SEGRETO — Sebbene sia una scoperta relativamente recente, gli scienziati hanno abbastanza chiaro quale sia il segreto del resveratrolo, che stimola le sirtuine, gli stessi enzimi che vengono attivati dalla restrizione calorica e dal digiuno intermittente e che sono associati ad una maggiore longevità. È per questo motivo che il resveratrolo viene chiamato – non senza enfasi – la molecola dell’eterna giovinezza. Il ruolo delle sirtuine è anche importante nella regolazione della risposta infiammatoria: in questo modo proteggono la cellula dai danni dei radicali liberi. Questo meccanismo si manifesta anche sulle cellule del cervello, il che spiegherebbe perché su questo antiossidante siano ad oggi riposte molte speranze anche come integratore per la prevenzione di malattie degenerative come l’Alzheimer.

COME ASSUMERLO? — Il resveratrolo si assume o attraverso i cibi che lo contengono, o attraverso integratori, dietro consiglio di un medico che dovrebbe stabilirne anche le dosi: come spiega un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients, la biodisponibilità del RV infatti dipende da diversi fattori come la dose, la matrice alimentare associata o il tempo di ingestione.

IL RESVERATROLO È DAVVERO MIRACOLOSO? — Qualche anno fa, l’autorevole rivista Nature ha analizzato ivari studi sul resveratrolo arrivando alla conclusione che “il resveratrolo è un nutraceutico con diversi effetti terapeutici. È stato dimostrato che mima gli effetti della restrizione calorica, esercita effetti antinfiammatori e antiossidanti e influenza l’inizio e la progressione di molte malattie attraverso diversi meccanismi. Sebbene esistano numerose prove in vitro e in vivo che il resveratrolo potrebbe essere un agente terapeutico promettente, gli studi clinici devono confermare il suo potenziale”. Insomma: rispetto a molte molecole che vantano effetti miracolosi, il resveratrolo è sicuramente più titolato e offre alcuni benefici a chi lo assume (sempre dietro controllo di uno specialista). Ma servono ancora studi per verifcarne tutte le reali potenzialità.


 

 

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