lunedì 4 aprile 2022

CELINA MICHELI

"IL TIRO CON L'ARCO UNA DISCIPLINA SENZA ETA' "

di Guido Lo Giudice (fonte Gazzetta dello Sport)

Ha già vissuto qualche attimo di celebrità grazie ad alcuni post sui canali social di Sport e Salute. Ed è giusto che si sappia che Celina Micheli, classe 1926, tesserata Fitarco col maggior numero di primavere, non ha nessuna intenzione di smettere di tirare con l’arco. Nemmeno il “digiuno” dovuto alle restrizioni del Covid-19 ha fatto passare la voglia di prendere la mira e fare centro a Celina che, come spiega la sua allenatrice del Cus Roma, Guya Maria Gianni Nelli, ha una perseveranza da far invidia ai giovani: "Quando si mette in testa una cosa, la fa! Discute con me del suo gesto tecnico, cercando di capire che cosa faccia, soprattutto quando commette qualche imprecisione. È veramente un grande esempio di tenacia e determinazione alimentate da una grande passione per questo sport".

SPORT SENZA ETÀ—Abituata ad andare al campo della società capitolina ogni settimana, normalmente il sabato - in palestra d’inverno, all’aperto nella bella stagione -, Celina Micheli non rinuncia al suo allenamento che prevede un paio di ore, oltre naturalmente alla condivisione della vita sociale con gli altri tesserati. Il 24 ottobre compirà 95 anni e nel frattempo non ha smesso di curare spirito e corpo attraverso lo sport, tanto che lo scorso 13 marzo è stata ospite d’onore della gara giovanile “Trofeo Fabianelli”, che ha visto nella palestra del Cus Roma 40 giovanissimi arcieri in gara, dai 7-8 anni in su.

CELINA NON SI FERMA—Al loro fianco, con il suo bel bersaglio, ha gareggiato anche Celina, che racconta così i suoi inizi con questa disciplina sportiva: "Quando avevo vent’anni tiravo di scherma, mentre con il tiro con l’arco ho iniziato nel 2014, quando ne avevo 87 – sorride –. È uno sport rilassante, non è molto faticoso per una persona della mia età. Sicuramente lo consiglierei, anche perché non è stressante e allo stesso tempo non hai bisogno di fare troppi sforzi per praticarlo, considerando che riesco a farlo io. Se ho una dieta particolare per tenermi in forma? Macché, io mangio quello che mi piace, anche se in vita mia non ho mai fatto abbuffate". Dando un’occhiata alle sue frecce sul paglione, Celina è invece critica rispetto alla sua prestazione: "È andata più male che bene. Forse se eravamo solamente io e la mia allenatrice sarebbe andata meglio", chiosa riferendosi al baccano che la circonda con i bambini sulla linea di tiro. Chiasso o meno, punteggi alti o no, Celina ha dato a tutti l’ennesima lezione: la volontà non ha età e fa la differenza. La signora Micheli è la dimostrazione pratica di quanto affermò l’olimpionico Michele Frangilli dopo che l’Italia ottenne una rocambolesca qualificazione olimpica per i Giochi di Londra 2012 (Olimpiade dove proprio l’arciere di Gallarate con un 10 all’ultima freccia regalò l’oro all’Italia). L’azzurro aveva gareggiato insieme a Marco Galiazzo e Mauro Nespoli in condizioni a dir poco menomate per uno sfogo allergico che a malapena gli permetteva di tendere l’arco. Al termine della gara che vide l’Italia vincente sulla Germania, si rivolse ai giornalisti dicendo: "Non sono un eroe, ho solo fatto quello che dovevo. D’altronde, finché si respira si può tirare con l’arco". E, come dimostra Celina, non è mai troppo tardi per cominciare a fare sport…

 

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